Ricorre oggi il 60esimo anniversario della morte dell’arpinate Italo Quadrini 1° Aviere in missione nell’ex Congo Belga.
Ne ricorda la figura la locale Associazione Arma Aeronautica guidata dal Colonnello Giorgio Rea in un post corredato di immagini sulla pagina social AssoAero Arpino che titola ”Per Ricordare Per Non Dimenticare”
‘Con l’epopea dei velivoli C-119 la 46^ Aerobrigata Trasporti di Pisa, viene chiamata ad operare in tutti i contesti nazionali ed internazionali (sia squisitamente militari che di soccorso alle popolazioni) con totale pieno apprezzamento per l’alta professionalità dimostrata. Sarà grazie a questi risultati che verranno chiamati ad operare per conto dell’ONU in Congo. Questo lungo periodo si dimostrerà duro e difficile e anche particolarmente doloroso. Dalla data di inizio dell’ “Operazione Congo”:22 agosto 1960 al 19 giugno 1962, gli uomini della 46esima con i loro velivoli avevano trasportato in condizioni operativamente difficili e rischiose truppe e materiali, perdendo ben 21 uomini, e tre velivoli del 2° Gruppo Volo.
In particolare oggi a 60 anni dall’evento, vogliamo ricordare il nostro giovane concittadino 1° Aviere Italo Quadrini, che il 15 Febbraio 1961, in missione ONUC ex Congo Belga, a bordo del velivolo C-119 MM 52-6011 (nominativo radio “Lyra 15”), precipitò in fase di decollo dall’aeroporto di Luluabourg. Il velivolo C-119 “ Lyra 15 ” atterrato il giorno 13 sulla base di Luluabourg, per un’avaria al contatore dei giri dell’elica motore sinistro. Dopo le dovute riparazioni e verifiche, l’aereo ripartiva il giorno 15. Subito dopo il decollo, l’avaria si ripresentava e l’aereo precipitava al suolo nel tentativo di effettuare un atterraggio di emergenza. In quell’incidente di volo persero la vita tre aviatori della 46esima Aerobrigata di Pisa, facenti parte dell’equipaggio: Capitano pilota Sergio Celli, 44 anni, di Roma; Tenente pilota Dario Giorgi, 25 anni, di Trieste; 1° Aviere Montatore Italo Quadrini, 21 anni, di Arpino.
Gli altri 6 componenti dell’equipaggio rimasero feriti più o meno gravemente, tra i quali due militari Pakistani in missione ONU.
Il nominativo del 1° Aviere Montatore Italo Quadrini è scolpito sulla Stele “Caduti dell’Aria“ che la cittadinanza di Arpino ha eretto in ricordo dei suoi aviatori, che hanno sacrificato la loro vita nell’adempimento del proprio dovere, durante missioni di pace, di guerra e di addestramento in volo‘.
La realtà arpinate, fondata nel 2004, conta oggi 140 iscritti ed è forse la più numerosa. Un punto di riferimento per molti, un servizio costante reso al paese.
Il Colonnello Giorgio Rea ha fatto sapere che a causa della pandemia non è stato possibile organizzare eventi commemorativi della figura di Italo Quadrini, ma che in estate, se le condizioni lo permetteranno, l’Associazione celebrerà l’anniversario.
Nella foto in alto la cerimonia di inaugurazione del monumento in Piazza Caduti dell’Aria, all’interno i funerali di Italo Quadrini con il corteo in Corso Tulliano, i resti dell’aereo precipitato, la Stele e l’immagine dell’Aviere scomparso il 15 febbraio del 1961