Il gruppo consiliare “Liberamente per Arce”, con una lunga nota, controbatte aspramente alle ultime dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Luigi Germani circa gli obiettivi del suo primo anno di mandato amministrativo.
È fallace e privo di riscontro – osservano all’unisono Luana Sofia e Riccardo Corsetti – asserire che il primo obiettivo raggiunto da Germani sia lo sgravio della Tari del 25%. Tassa che è iniziata a lievitare esponenzialmente proprio a partire dal 2020, anno di insediamento della sua amministrazione. Per essere precisi, dal 2019 al 2022 c’è stato un aumento del 105,84% per la parte fissa e del 111,15% per la parte variabile. Durante questo periodo – aggiungono i due consiglieri comunali di minoranza – ciò che ha influito maggiormente è stato il nuovo contratto stipulato con una nuova ditta di raccolta e smaltimento rifiuti a seguito della scadenza del vecchio appalto. La nuova ditta aggiudicatrice si è vista riconoscere un compenso totale di 5.477.143,55 euro per i 7 anni successivi alla stipula del contratto. A differenza della vecchia ditta che percepiva un compenso pari a euro 1.929.000 mila per 5 anni di servizio. Il nuovo contratto, oltre ad un esborso superiore, fa registrare una qualità del servizio offerto molto discutibile. Disservizi nelle attività di raccolta, disservizi per le famiglie e disservizi per le attività commerciali. Centro storico abbandonato, periferie dimenticate. Tante le lamentele a riguardo – sostengono Sofia e Corsetti.
Ma non finisce qui – proseguono i due rappresentanti dell’opposizione – Nella determina 189 del 26 settembre 2022, che riporta l’impegno e la liquidazione per il “taglio erba e pulizia piazzale della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado”, si evince che i lavori, costati ben 3.660 euro, sono stati effettuati da una ditta esterna e non dalla ditta aggiudicatrice dell’appalto rifiuti. Ma non doveva eseguirli quest’ultima? Il servizio non rientra nel contratto di appalto? In ogni caso tutto ciò ha costretto il comune di Arce a rivolgersi altrove con ulteriore spesa a carico dei cittadini.
Luana Sofia e Riccardo Battista non si limitano a questo e mettono l’accento anche su un altro aspetto della vicenda: Fra i pastrocchi del nuovo contratto stipulato proprio da Germani e dai suoi collaboratori c’è l’obiettivo, sacrosanto, di aumentare la differenziazione dei rifiuti conferendono meno in discarica. Ma sapete bene a vantaggio di chi? Dei cittadini? Proprio per niente! A solo ed esclusivo vantaggio della ditta che gestisce l’appalto. In parole povere, più si differenzia, meno si conferisce in discarica e meno si paga alla SAF, ma il contratto alla ditta di raccolta ha sempre lo stesso costo. Un procedimento macchiavellico, insomma, che ci pare avvantaggi la ditta a discapito dei cittadini stessi.
Insomma, il gruppo consiliare di minoranza dubita fortemente del bilancio del primo anno di amministrazione del sindaco Germani riferendosi in particolare al servizio pubblico sui rifiuti. Ci chiediamo – concludono – se questo possa essere considerato realmente un obiettivo raggiunto o se rappresenti, così com’è, un fallimento vero e proprio del continuum dell’iter amministrativo. (foto Roberto Bove)