AMMINISTRAZIONE

Arce – Numero legale, scontro senza fine

Come gruppo di Liberamente per Arce, ritenendo che il principio di legalità vada sempre e comunque rispettato, nonostante le prodezze a cui ci ha abituato il sindaco di Arce in questi giorni (evidentemente per evitare di assumersi le sue responsabilità sulla certificata incapacità della sua amministrazione), appare opportuno replicare alle inesattezze riportate nel preparato comunicato del primo cittadino.

Si apre così una nota del gruppo di minoranza che fa capo ai consiglieri Luana Sofia e Riccardo Corsetti sulla vicenda del numero legale (in aula erano appena in sei su tredici) nell’ultimo Consiglio comunale. In essa si aggiunge: Nel caso in cui un Comune non abbia approvato norme statutarie o regolamentari volte a disciplinare il funzionamento del consiglio comunale, restano valide le disposizioni del Testo unico n. 148 del 1915 in materia di quorum strutturale per la validità delle delibere. In particolare, l’art. 127 dispone che i consigli comunali non possono deliberare se non interviene la metà del numero dei consiglieri assegnati.
Tale articolo, si precisa, è rimasto in vita unitamente agli articoli 125 (convocazione dei consiglieri) e 289 (decadenza dei consiglieri), in virtù di quanto disposto dall’articolo 273, comma 6, del Tuel che assegna efficacia ultrattiva alle disposizioni del predetto Testo unico del 1915 in materia di quorum strutturale per la validità delle delibere dell’organo collegiale, fino a quando le corrispondenti materie non siano regolate dallo statuto dell’ente e dal regolamento di funzionamento del consiglio. Potestà questa non esercitata dal Comune.
 

La conclusione: Adesso, come minoranza insulsa e incompetente, ci aspettiamo almeno un Ferragosto con il botto, si con quello delle dimissioni del sindaco e della sua amministrazione. (foto archivio)