Come ha fatto sapere l’Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Arce Alessandro Proia, nelle scorse settimane è stato concluso l’intervento di installazione multimediale presso il Museo Antropologico Gente di Ciociaria.
Nell’ambito della linea di finanziamento della Regione Lazio, il Comune di Arce e il Museo Gente di Ciociaria hanno affidato alla “Cooperativa Hubstract” l’ideazione di una nuova installazione per espandere i contenuti multimediali dell’allestimento museale attraverso la realizzazione di tre interviste.
Sono stati intervistati Roberto Dalia, Andrea Impero e Giulia Mangoni. Nell’intervista biografica i tre intervistati hanno raccontato la propria storia di vita e il loro impegno professionale declinato con un forte ancoraggio al territorio ciociaro e alle culture locali a cui fanno riferimento.
ROBERTO DALIA racconta il suo impegno nella salvaguardia della pecora quadricorna (come di altri animali da allevamento con peculiarità genetiche). Il lavoro di Roberto, già esposto nel museo per mezzo di un’installazione artistica precedente, nel video è mostrato in relazione con le sue pecore nel loro ambiente in modo che il visitatore possa immergersi nel territorio e avere una risposta immediata alle domande e alle curiosità che l’installazione artistica propone.

ANDREA IMPERO, chef di 33 anni che ha conquistato la Stella Michelin 2024, ci accompagna nella sua cucina dove emergono le influenze di piatti e tradizioni culinarie laziali mecolati a contributi umbri, passando per il portato delle sue esperienze lavorative campane. Il risultato è una cucina carica di sapori tradizionali e nuove elaborazioni, come Andrea racconta: “ad avvicinarmi al mon-do dei fornelli è stata mia nonna, Annamaria Incelli, grande cuoca di casa, che mi ha insegnato le prime basi della cucina. Sin da ragazzo sapevo cosa volevo, ho preso il diploma all’istituto alberghiero di Fiuggi e ho iniziato subito a lavorare nei ristoranti nella zona di Ferentino”.

GIULIA MANGONI è un’artista figurativa e installativa di fama internazionale che ha già disegnato la targa di presentazione del Museo. Le sue opere mescolano tradizioni popolari ciociare e riman-di alla cultura brasiliana. Uno scambio interculturale che anche partendo dal basso Lazio si apre al mondo intero.
Le tre interviste sono confluite in tre montaggi esposti in tre postazioni interattive, con monitor verticale per focalizzare l’attenzione sulla figura parlante, in cui i tre personaggi invitano il visitatore ad avvicinarsi allo schermo per ascoltare le loro storie. (dal Comune)
