AMMINISTRAZIONE

Arce – Comune, i problemi restano nel congelatore

La sintesi è questa: la maggioranza non difende il sindaco Luigi Germani, la minoranza non difende i dipendenti comunali.

C’è qualcosa che non quadra in Municipio ad Arce rispetto all’ultima clamorosa vicenda che ha visto il primo cittadino a caccia della gola profonda ed alcune dipendenti comunali redarguirlo pesantemente nero su bianco.

La delicata questione è stata di fatto congelata. E’ seria e sulla scacchiera nessuno muove i pezzi, nemmeno i sacrificabili pedoni. Tutti in silenzio, a parte una condivisione su Buongiorno Arce con difesa di ufficio (tra parentesi) fatta dal consigliere comunale di minoranza Alfonso Rosanova che stranamente si è limitato solo ad un ingiustamente riferendosi al personale sotto tiro. Tutto qui? Curioso per un esponente dell’opposizione spesso prolisso, quasi logorroico.

Nemmeno la collega Luana Sofia ha sentito la necessità di intervenire, in un senso o nell’altro, ovvero politicamente stando con parte della maggioranza, amministrativamente contro di essa. Due righe sui social si possono scrivere anche da Assisi, magari sono pure ispirate. A meno che non attenda l’ispirazione da uno studio medico.

C’è poi la maggioranza, o meglio ci sono poi le due maggioranze. Quelle che a livello amministrativo non si possono soffrire. Magari uno se le aspetta due parole ufficiali e pubbliche di sostegno al primo cittadino. Ed invece nulla. Bocce ferme, bocche cucite. Niente di niente dal gruppo maggioritario che fa capo all’assessora Sara Petrucci e niente di niente (ma questa non è una novità) da quello minoritario condotto dal vice sindaco Sisto Colantonio. Certo, aspettarsi una difesa unanime è forse troppo, ma il sindaco tutto questo distacco non lo merita affatto. Non fosse altro per il fatto che nel palazzo rosa si è creato un precedente. A meno che qualcuno sotto sotto non abbia sposato le ragioni delle dipendenti e stia già manovrando per il futuro.

Per questo sarebbe il caso di giocare a carte scoperte. C’è un paese da amministrare e farlo con questi chiari di luna per altri due anni e mezzo circa non deve essere affatto piacevole. Per il paese. Serve una riunione seria e definitiva dalla quale uscire con un nuovo patto di metà consiliatura e non con le solite chiacchiere che lasciano il tempo che trovano, magari fino alla prossima seduta di giunta.

Luciano Nicolò