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APPICCA UN INCENDIO DOPO AVER LITIGATO COL PADRE

La Polizia di Stato di L’Aquila ha denunciato per il reato di incendio doloso, ai sensi dell’art. 423 c.p., P.J., aquilano di anni 25.

Alla mezzanotte del 30 agosto scorso, personale della Squadra Volante si recava in località Tempera, dove i Vigili del Fuoco erano intenti a spegnere un incendio appiccato ad alcune rotoballe di fieno poste nei pressi di una stalla adibita a ricovero di tre cavalli purosangue .

L’incendio distruggeva 12 rotoballe per una valore di circa 600 euro, interessando parte del tetto in legno e della porta della stalla, senza conseguenze per i cavalli che erano fuoriusciti da altro accesso secondario.

Sul posto il proprietario del fienile riferiva che poco prima aveva ricevuto una chiamata sul cellulare dal figlio, col quale aveva avuto un diverbio nella serata, il quale gli diceva di avere tre cavalli chiusi dentro la stalla con le fiamme.

Sentito nell’immediatezza in Questura, il padre riferiva che il figlio era in cura presso il locale Ser.T. per problemi di tossicodipendenza, alcolismo e psichiatrici.

Nei pressi del fienile dato alle fiamme i poliziotti rinvenivano alcuni indumenti.

Nel corso delle indagini veniva attivamente cercato e rintracciato solo nella mattina successiva il figlio del proprietario del fienile, il quale veniva interrogato sui fatti.

Il giovane non ricordava di aver telefonato al padre verso mezzanotte, nonostante il padre avesse mostrato agli operatori la telefonata ricevuta dal numero di cellulare in uso al figlio, della durata di 1 minuto e 12 secondi.

Inoltre il ragazzo ha riconosciuto come propri gli indumenti rinvenuti sul luogo dell’incendio.

Pertanto nella ricostruzione dell’accaduto sono emerse responsabilità penali che hanno originato la denuncia del 25enne in stato di libertà per il reato di incendio doloso.