AMBIENTE Primo Piano

Appello al Sindaco Tersigni.

Abbiamo letto nei giorni passati la notizia che sarebbe stato affidato a quattro professionisti l’incarico di redigere uno studio di fattibilità per la realizzazione di un parco naturalistico archeologico sulla collina dei SS. Cassio e Casto.Siamo rimasti sorpresi dai titoli che possono vantare i professionisti scelti, per poter fare uno studio del genere spiccano le competenze che non sono state indicate. Da quello che si legge nella determina d’incarico i 4 sarebbero stati gli unici a candidarsi per questo incarico, e si fa riferimento ad un precedente avviso pubblico che avrebbe richiesto la disponibilità di questi professionisti.Un incarico di questa importanza avrebbe avuto bisogno di un iter diverso, una pubblicità diversa, e un coinvolgimento della cittadinanza più incisivo.La gestione di Colle San Casto è da considerarsi  un  bene comune, ci sono pochi argomenti che riescono a scuotere i Sorani dal proprio torpore, la destinazione e utilizzo “dei Monte” è proprio uno di questi. I Sorani ci tengono e vorrebbero esprimere la propria opinione.La via scelta da questa amministrazione è discutibile, perché non si è cercato di coinvolgere le tante associazioni ambientaliste che nel corso degli anni si sono interessate alla collina?Perché il reclutamento di questi professionisti è stato fatto così in sordina. Un geometra, due architetti e un ingegnere forse non sono le persone più appropriate per dirci se e come è possibile istituire un parco archeologoco-naturalistico. Un agronomo, un naturalista, un geologo, un  botanico, un archeologo o uno storico dell’arte potrebbero essere le figure da reclutare per integrare il gruppo di professionisti indicati dal comune.Cogliamo questa occasione per lanciare due appelli al Sindaco Tersigni, intervenga per sanare i componenti di questa commissione di studio e sopratutto faccia ricostituire la consulta delle associazioni ambientali. La città deve essere coinvolta ed ascoltata.

Comunicato stampa Circolo Valle del  Liri di Legambiente