I lavori di ristrutturazione e adeguamento sismico della caserma dei Carabinieri di Sora, occasione per rivitalizzare le imprese sorane, hanno invece generato una penalizzazione per il nostro territorio, a vantaggio di ditte esterne. Questo, in estrema sintesi, l’attacco che Alberto La Rocca, imprenditore e presidente dell’associazione ‘Sora in Movimento’, muove al sindaco di Sora, Ernesto Tersigni. Qui di seguito è possibile leggere il testo integrale della nota.
“Un appalto mal gestito e un’opportunità persa. Finisce nel mirino di Alberto La Rocca, imprenditore sorano e presidente dell’associazione culturale Sora in Movimento, la questione relativa alla realizzazione dei lavori di ristrutturazione e miglioramento sismico della caserma dei Carabinieri di Sora.
La Rocca fa sentire tutta la sua voce per biasimare una scelta, quella del sindaco Ernesto Tersigni, che penalizzerebbe le imprese locali ed in particolare quelle della città volsca. Le ditte invitate alla gara, secondo la procedura negoziata senza pubblicazione del bando (prevista dal decreto legislativo 163/2006), sono undici, di cui solo una di Sora, così come si legge nell’avviso relativo all’appalto pubblicato nell’albo pretorio il 19 dicembre. Le restanti dieci sono due della provincia di Roma, tre di quella di Latina e cinque di quella frusinate.
<Le imprese di Sora, i professionisti del settore e le maestranze ringraziano il primo cittadino – ironizza La Rocca – che ha preferito invitare ditte fuori provincia a discapito di quelle sorane. E invece di tacere il sindaco ha pensato bene di sfoderare tutta la sua arroganza sulla gestione dell’appalto di circa 1 milione di euro. Tersigni si è premurato di indicare i dettagli, come il nominativo del direttore dei lavori, con buona pace di tutti i professionisti sorani che resteranno, invece, a guardare.
Nulla da eccepire sul piano della regolarità dell’appalto – puntualizza La Rocca – e nulla quaestio nei confronti dell’impresa che ha vinto l’appalto, comunque di Veroli. Ma ritengo assolutamente immorale non consentire a tutte le imprese della città di poter partecipare, in un momento così difficile da un punto di vista economico, a dei lavori così importanti>.
Per La Rocca si tratta di una vera e propria offesa anche per tutti quegli operai che lavorano nel campo della ristrutturazione con professionalità e tra mille difficoltà, spesso per mesi lontano da casa e dalla famiglia. <Troppe volte abbiamo accusato i nostri due sindaci di essere colpevoli di non saper guardare al futuro con progettualità in grado di creare opportunità di lavoro e sviluppo, ma ora siamo arrivati ad una vera e propria mortificazione delle professionalità esistenti che, pur con tutte le difficoltà derivanti dalla congiuntura economica sfavorevole, continuano a resistere! Mi domando se tutti i componenti della giunta o ancor di più i consiglieri di maggioranza siano a conoscenza di quanto accade nei meandri delle sempre più ovattate stanze del potere.
Noi – conclude il presidente La Rocca – continuiamo ad essere fiduciosi che ci possa essere un sussulto di orgoglio e di assunzione di responsabilità verso la città>. Un passo in avanti, quindi, per la modernizzazione di una struttura focale come la caserma dei Carabinieri ma un passo indietro nei confronti dello sviluppo e del benessere della città di Sora”.
Sandra Raggi