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ANCORA FURTI NELLE ABITAZIONI, LA PROPOSTA DI ROBERTO DE DONATIS: “I LADRI RISARCISCANO LE VITTIME”.

Da Roberto De Donatis, consigliere comunale di Sora per Patto Democratico, riceviamo e pubblichiamo.
Ancora una volta a Sora nelle periferie (Cocorbito, Selva, Trecce etc.) e nei territori limitrofi è un continuo verificarsi di furti all’interno delle abitazioni in un’escalation sempre più preoccupante.

Il senso di frustrazione, di insicurezza, di impotenza e di rabbia manifestato da coloro che ne sono state vittime e dall’intera cittadinanza è ormai giunto al limite dell’umana sopportazione ed è sintomatico dello stato di emergenza e di allarme che investe l’intera comunità. Alcuni di loro sono stati già vessati più volte nel passato con conseguenze pesanti sulla loro vita sociale, nonché sulla loro attività economica ed imprenditoriale. I cittadini, vittime di queste attività criminali, non riscontrano da parte dello Stato e delle sue Leggi una posizione che possa infondere in loro quel senso di sicurezza e di protezione, quale naturale garanzia di convivenza democratica, civile ed onesta, ed elemento di forte deterrenza per quanti intendano delinquere. Viviamo un’epoca di continue violazioni dei diritti costituzionali, il diritto al lavoro, il diritto allo studio, il diritto ad un’equa sanità. La violazione dell’abitazione, quale fulcro del’anello più importante della società, la famiglia, rappresenta a mio avviso, un atto di terrorismo socio-economico di intollerabile gravità.

Questa continua e scellerata violenza non solo priva i cittadini di quanto acquisito nel tempo con fatica e lavoro, ma spesso il prezzo da pagare sotto l’aspetto fisico e psicologico è altissimo a causa di atti violenti nei confronti di cittadini inermi. Credo sia necessaria una revisione del nostro sistema legislativo. Leggi semplici nei loro contenuti, che oltre alla certezza della pena abbiano come obbiettivo non solo il recupero sociale del reo. Mi riferisco soprattutto all’obbligo del malfattore di provvedere, attraverso il duro lavoro, al risarcimento del danno arrecato alle vittime, nonché al suo mantenimento in carcere e al pagamento delle spese processuali. Una legge che contenesse questo principio costituirebbe un elemento di deterrenza alla criminalità con una conseguente inversione della tendenza ormai sempre più crescente a delinquere.

E’ compito della politica far sì che la voce della gente onesta venga ascoltata e trasformata in leggi che facciano sentire lo Stato finalmente solidale. Se questa può essere un’impostazione di prospettiva a medio termine, sono convinto che un’azione immediata e fattibile, per la sicurezza dei cittadini, potrebbe essere messa in campo da parte di questa Amministrazione. Innanzitutto occorre che la politica locale si batta per pretendere una maggiore presenza delle forze dell’ordine, erogando loro maggiori risorse, invece che smantellare, come sembrerebbe, i presidi attuali. Bisogna procedere nel più breve tempo possibile, all’installazione di telecamere di videosorveglianza, ma non potenziando esclusivamente le zone centrali, come l’indirizzo recente di un atto di Giunta ha deliberato, ma cominciando dalle zone isolate e periferiche della città per garantirne un baluardo e un controllo più efficace. Una decisa azione amministrativa in questa direzione vedrebbe, ne sono certo, il plauso della comunità intera e una solidarietà civile finalmente tangibile.