Riciclare i copertoni? Si può fare. Anzi MAE lo fa già
Ti sarà capitato già milioni di volte: sei in macchina, guidi in aperta campagna o, comunque nella periferia, e sepolti tra i ciuffi d’erba, spuntano, qui e là dei copertoni abbandonati. Sole, pioggia, neve e gelo non riusciranno mai a distruggerli definitivamente. L’atmosfera li romperà pezzo pezzo inquinando il sottosuolo e rovinando il futuro, un avvenire già chiaramente compromesso.
Ma quale alternativa? Anche se adeguatamente smaltiti cosa fare di un copertone usato è una domanda lecita che in molti si sono posti.
Oggigiorno però le alternative sono numerose e il riciclo è possibile anche per materiali di difficile smaltimento come queste gomme.
Sono tanti i business e le aziende che hanno deciso di sposare la causa ecologica o comunque di riutilizzare questa materia prima. Un esempio virtuoso è la MAE Industria Gomma nel frusinate che tra i suoi prodotti di punta ha rulli gommati per linee produttive aziendali, siano esse agricole o farmaceutiche, logistiche o meccaniche.
A questa gamma di prodotti, interamente dedicata ad un mercato B2B, si affiancano anche prodotti che possono essere destinati al consumatore ultimo. Un esempio ne sono la rigommatura di strutture pre-esistenti. Trovano nuova vita, e un nuovo futuro, così vecchi calessi, carrozze, carriole, biciclette e veicoli che hanno bisogno di ripristinare le gomme delle ruote e che, altrimenti non saprebbero da chi farsi aiutare. Infine, ovviamente, MAE esegue anche lavori di ripristino su copertoni o pneumatici che, di fatto, subiscono una ricostruzione.
I positivi effetti ambientali
Sebbene a questo punto potrebbe apparire ovvio, è bene quindi sottolineare quanto questa società laziale faccia per l’ambiente evitando la messa in circolazione di prodotti nuovi.
Nel mondo di Amazon, dei prodotti a basso costo (e spesso minima resa) siamo abituati all’eliminazione continua di ciò che non funziona. Basti pensare ai nostri smartphone: al primo problema, siamo pronti a gettarli per comprarne altri.
Una piccola lotta al consumismo che MAE ha messo in atto proponendo appunto ricostruzioni e lavorazioni su prodotti altrimenti destinati alla discarica. Una seconda chance per decine di centinaia di kg altrimenti abbandonati su isole ecologiche alla mercè dell’atmosfera e a danno del nostro futuro.
Nella stessa direzione, va perciò la scelta del direttivo della SRL frusinate che, adottando quanto previsto dalla certificazione ISO 9001 ha avviato una serie di politiche interne mirate al risparmio e all’ottimizzazione dell’energia, abbattendo così le emissioni di anidride carbonica, nemiche dell’ambiente.
Insomma, è chiaro: di alcuni materiali oggigiorno non possiamo farne a meno. Possiamo però scegliere consapevolmente e optare per produttori eco-compatibili.
Aldo Martina