CULTURA

ANAGNI – L’ARCHITETTURA DEL PALAZZO COMUNALE

L’Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale propone la seconda mostra documentaria sul Palazzo comunale di Anagni. La prima, inaugurata a luglio, riguardava la ricerca storica.

Ora verrà illustrata l’architettura dell’edificio realizzato tra il 1159 e il 1163 dall’architetto Jacopo d’Iseo e successivamente arricchito di elementi come le trifore e la Loggia del banditore e più volte ristrutturato.

La mostra, patrocinata dal Ministero della Cultura, sarà inaugurata domani, martedì 13 settembre, alle ore 10.30 nella sede dell’istituto (convitto Regina Margherita di Anagni, piazza Ruggero Bonghi) e resterà aperta fino all’8 novembre. Sarà visibile sul canale YouTube dell’Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale.

Lo scorso 29 luglio il professore Gioacchino Giammaria, presidente dell’Isalm, con lo storico Tommaso Cecilia e il direttore della biblioteca di Anagni, Alessandro Compagno, è intervenuto al convegno “Jacobus de Ysei: un iseano ad Anagni tra Papato ed Impero” che si è tenuto a Iseo, in provincia di Brescia, dedicato proprio all’architetto a cui si deve il Palazzo sede del Comune di Anagni.

Jacopo da Iseo faceva parte della delegazione delle città lombarde venuta ad Anagni per chiedere l’appoggio di Papa Adriano IV contro la minaccia di Federico Barbarossa. In quella occasione venne chiesto a Jacopo da Iseo di realizzare un edificio destinato allo svolgimento delle attività civiche e politiche.

Una terza e ultima mostra sul Palazzo comunale di Anagni è prevista a novembre.

L’Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale è nato a Roma nel 1945 e riconosciuto come Ente Morale nel 1974.  L’Istituto si propone di promuovere e diffondere, anche attraverso la ricerca e lo studio, la conoscenza della storia, dell’arte e delle tradizioni popolari del Lazio meridionale; di favorire la conservazione dei monumenti e delle opere d’arte che ne sono l’espressione; di svolgere attività educative per la diffusione dei fini suddetti, anche attraverso un organico rapporto di scambio e di collaborazione con il mondo della scuola e delle università; di esplicare un servizio culturale di carattere operativo tramite la gestione di musei, biblioteche, archivi e altre istituzioni culturali del territorio.