Lo scorso 28 di marzo alla presenza del capo dello Stato della Repubblica di Lituania S.E. Sig.ra Dalia Grybauskaitė, di S. E. Ričardas Šlepavičius Ambasciatore della Repubblica di Lituania presso lo Stato Italiano, dell’amministratore delegato di Delta Lavori SpA Gaetano La Rocca e di alcuni rappresentanti ti della HSC Baltic partner lituano della Delta Lavori SpA è stata inaugurata la nuova sede diplomatica, ambasciata e consolato di Lituania presso lo Stato Italiano.
Un piano, il quarto, di palazzo Blumenstihl, edificio sottoposto a vincolo di tutela monumentale di proprietà del Demanio, è stato consesso in uso gratuito alla Repubblica di Lituania, a condizione che la stessa lo consolidi e lo ristrutturi.
Il cantiere, gestito direttamente dalla Delta Lavori SpA di Sora (Fr), è stato chiuso in tempo per la visita, nel nostro paese di SE Sig.ra Dalia Grybauskaitė, capo dello Stato Lituano.
L’opera di ristrutturazione ha interessato tutto il quarto piano di palazzo Blumenstihl gli spazi esistenti sono stati consolidati e resi idonei alla nuova destinazione d’uso che ospiterà l’Ambascita e il Consolato della Repubblica Lituana. L’interno dell’edifico presenta pregevoli decorazioni, stucchi e pitture a tempera.
Ancora un successo per la Delta Lavori SPA di Sora ben rappresentata dall’AD Gaetano La Rocca.
La società per azioni di Sora si propone, oramai, quale “general contractor” per l’esecuzione di opere chiavi in mano sia per conto di committenti privati che per enti pubblici.
Un cantiere ben gestito e consegnato nei tempi concordati in una sede di pregio, nell’edificio sono presenti: Gran Caffè Esperia, Istituto di Cultura Polacco, i locali destinati alla sede della Commissione Generale della Pesca, organismo della FAO, la nuova sede diplomatica dell’Ambasciata e Consolato della Repubblica Lituana presso la Repubblica
Italiana a Roma.
Palazzo Blumenstihl — Zwicky insiste su un lotto isolato di forma trapezoidale delimitato da lungotevere dei Melini, via Vittoria Colonna, via Cavallini e via dei Cosmati.
Nel 1888 Bernardo Blumen acquistò da Giosuè Orioi la proprietà del suolo su cui era in costruzione il palazzo e con esso la relativa licenza edilizia, B. Blumenstihl incaricò l’Arch. Luca Carimini di redigere un nuovo progetto sulla base del precedente realizzato dll’Arch. Leon Pietro Carnevale.