L’associazione identitaria Alta Terra di Lavoro in collaborazione con l’associazione Amici della Zampogna di Villa Latina e per volontà del Comune di Alvito organizza presso il Teatro Comunale di Alvito (foto) domenica 8 gennaio alle ore 18:00, la inedita rappresentazione teatrale: “Voci, Suoni e Canti di Briganti in Terra di Lavoro”.
Con l’avvento dell’illuminismo e del razionalismo l’uomo cerca di spiegare e interpretare la realtà e se stesso attraverso la ragione e il pensiero con il solo risultato di aver portato la mente umana in un labirinto senza via d’uscita e con il decadimento dell’ uomo inversamente proporzionale allo progresso tecnologico e scientifico, i protagonisti dello spettacolo hanno l’ardire e la presunzione di cavalcare il tentativo di Ovidio nella “Metamorfosi” di indagare la realtà e di spiegarla attraverso il mito.
La nostra terra, la Terra di Lavoro, che confinava con la provincia Campagna provincia di Roma, che è la provincia più antica d’Italia e forse d’Europa nel Regno di Napoli ha raggiunto il suo massimo splendore, dove nasce prima il Mito e poi la storia, e che a seguito la nascita dell’Unità d’Italia e dell’invasione dell’esercito giacobino Francese nel 1799 ha visto come protagonisti personaggi che la vulgata dominante ha etichettato, in senso dispregiativo, come Briganti ma che in realtà sono stati solo degli insorgenti che hanno difeso le proprie radici, la propria identità e la propria storia fino ad arrivare all’estreme conseguenze.
Verranno narrate le gesta di Fra’ Diavolo, Cosimo Giordano, Rosa Antonucci, Michelina Di Cesare e Domenico Fuoco che a differenza dei personaggi Omerici non sono di fantasia ma sono realmente esistiti, divenuti eroi per come hanno vissuto e dei Miti per come sono morti. Verranno rappresentati, altresì, personaggi esistiti in quegli anni tragici come le donne che cercavano di salvarsi dalla violenza degli “scauzacani” piemontesi o delle mamme che per la miseria si vedevano sfilare i propri figli per mandarli nelle vetrerie francesi. Tra i protagonisti dello spettacolo ci sarà il gruppo musicale popolare “La Controra” che calca le scene da più di 20 anni che saranno accompagnati alla zampogna da Angelo Fusco. La voce narrante maschile sarà quella di Raimondo Rotondi che reciterà testi scritti da lui stesso in lingua Laborina, lingua che si parla in Terra di Lavoro. Si ricorda che la Terra di Lavoro iniziava a Sora e terminava a Nola. La voce narrante femminile sarà quella di Loredana Terrezza che reciterà anch’ella in lingua Laborina testi scritti sempre da Raimondo Rotondi. Ci saranno come ospiti d’onore alla recitazione, Elena Sorgente, Cinzia Zomparelli e Leda Panaccione del Cut di Cassino e Maya Tedesco responsabile alle danze.