CULTURA

Alvito – Il Papa doveva morire: il libro di Preziosi

Alvito

“Il Papa doveva morire”, la storia dell’attentato a Giovanni Paolo II, scritta dal Direttore del Tg2 Antonio Preziosi. Un momento storico che è rimasto impresso tra cattolici e non. L’interessante volume verrà presentato domenica 3 novembre alle 18 presso il Teatro Comunale di Alvito dove, dopo i saluti del sindaco Luciana Martini, l’incontro con lo scrittore sarà moderato da Don Tonino Martini.

Chi è Antonio Preziosi? Probabilmente non ha bisogno di essere presentato, ma vogliamo ricordare la sua brillante carriera come Direttore di Radio Rai e di Radio1, per poi distinguersi come corrispondente dal Belgio. Dal 2018 al 2023 ha diretto Rai Parlamento e poco dopo è stato nominato Direttore del Tg2. Ha insegnato comunicazione politica, giornalismo, teoria e tecnica della comunicazione in diverse Università italiane.

Ma veniamo al punto. Il 13 maggio 1981, in Piazza San Pietro a Roma, alle 17:17 si consuma uno degli attentati più gravi e conosciuti della storia mondiale recente. Un sicario, forse incaricato da mandanti ancora oggi non identificati, spara a distanza ravvicinata a papa Giovanni Paolo II per ucciderlo. A 40 anni da quel tragico avvenimento, Antonio Preziosi ha deciso di ricostruire quel giorno con dettagli poco conosciuti o, addirittura, inediti. Si evince una minuziosa analisi delle ragioni e delle conseguenze del gesto, evidenziando tutte le implicazioni di cronaca, storiche e spirituali dell’attentato.

L’autore racconta alcune testimonianze dirette (come quella di Suor Letizia Giudici che “arrestò” il terrorista Alì Agca o del professor Renato Buzzonetti, il medico del Papa) e tantissimi dettagli ricordati dal Cardinale Stanislao Dziwisz, già segretario personale Papa.

“Il racconto coinvolge il lettore come in un film che ha una duplice regia: una umana (i mandanti ancora oscuri dell’attentato) e una soprannaturale (la mano che deviò il proiettile salvando la vita a quel Papa che quel giorno “doveva morire”)”. Sicuramente un testo dal grande impatto, proprio perché in grado di coinvolgere il pubblico più vasto, non soltanto i cattolici.

Caty Paglia