All’insegna di un vero e proprio confronto fra tradizioni, innovazione e metodi di studio e ricerca, si è conclusa con grande successo la prima modalità Erasmus + per gli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario.
“Il progetto, cofinanziato dall’Unione Europea fino al 2027 – ha spiegato Rosanna Viglietta, referente dell’Erasmus, insegnante di inglese e consigliere delegato alle Politiche Scolastiche e Attività Istituzionali – prevede alcune modalità degli alunni, corsi di formazione e Job Shadowing del personale docente e non. La mobilità della nostra scuola è avvenuta in collaborazione con l’Istituto IE RUIZ di San Javier con il Liceo greco Nigrita dal 4 al 9 marzo. L’esperienza formativa degli studenti del secondo e del terzo anno in Spagna, nella Region della Murcia, è stata davvero straordinaria e costruttiva.
Il progetto Erasmus + ha consentito di entrare in contatto con un sistema scolastico differente dal nostro e di valorizzare la cultura e i luoghi d’arte della Regione, come ad esempio il Museo Salzillo. Sono stati portati avanti diversi obiettivi: la sostenibilità, l’uso delle tecnologie e l’innovazione nell’ambito agricolo, l’inclusione e l’apprendimento della lingua inglese. Si tratta di mezzi di conoscenza essenziali per il settore agricolo, per il quale è assai vocato il territorio della Valle di Comino. Per i nostri studenti è stata un’esperienza unica che ha permesso loro di confrontarsi con una nuova realtà, visitando aziende, ascoltando gli operatori e intervistando i produttori. La Region de Murcia conta cifre da capogiro nell’export del comparto ortofrutticolo, tanto che le produzioni raggiungono diverse destinazioni in tutti i Paesi Europei. E noi siamo ben lieti di aver conosciuto in maniera attiva tale realtà. Infatti, il prossimo autunno, sempre nell’ambito del Programma Erasmus +, ospiteremo qui ad Alvito, gli studenti greci e spagnoli per approfondire un meraviglioso scambio culturale, didattico e umano”.
Per l’intera Valle di Comino è importante che l’Istituto Tecnico Agrario spicchi il volo, perché da sempre rappresenta il fiore all’occhiello nel territorio valligiano, dove primeggia come unica scuola superiore con tanto di azienda.
Caty Paglia
