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Progetto di rilancio per la zona Frosinone – Anagni. E Sora?

Molto interessante la notizia, battuta dalle agenzie di stampa nelle scorse ore, secondo cui il prossimo lunedì, presso gli uffici del Ministero per lo Sviluppo Economico, si terrà un incontro istituzionale per discutere del rilancio economico ed occupazionale per il Sistema Locale del Lavoro (Sll) della zona di Frosinone – Anagni. Un’ area che comprende 31 comuni della provincia e che è stata duramente colpita dall’infelice conclusione della vertenza ex Videocon. Obiettivo del tavolo di incontro, arrivare alla firma di un accordo per risollevare le sorti di questo quadrante, con particolare riferimento all’accesso al credito, alla creazione di nuove imprese, all’attrazione di investimenti. Commentando l’iniziativa, il presidente Zingaretti ha affermato che “La convocazione del Tavolo presso il Mise per discutere i termini dell’accordo di programma sul rilancio economico del Sistema Locale del Lavoro di Anagni e Frosinone, rappresenta una buona notizia ed e’ il primo importante passo in una piu’ ampia strategia di tutela di un territorio che da troppo tempo soffre stretto nella morsa della crisi economica ed occupazionale”. Inoltre, il governatore ha aggiunto che “L’area tra Anagni e Frosinone deve tornare a rappresentare un importante punto di riferimento economico per tutta la regione e l’Amministrazione, in totale sinergia con le parti sociali e con il Governo, intende individuare al piu’ presto le soluzioni piu’ efficaci perche’ questo accada”. Bene. Bravi. Bis. Siamo naturalmente contenti per gli amici di Frosinone – Anagni, ma allo stesso tempo risulta arduo non chiedersi come mai la zona del sorano non sia stata inclusa in questo ambizioso progetto di sviluppo. Forse nelle stanze dei bottoni ritengono che da queste parti la crisi sia già un lontano ricordo? Forse le nostre aziende godono di ottima salute e non necessitano di interventi da parte delle Istituzioni? Davvero improbabile. E allora, sarebbe il caso di tornare a parlare della cosiddetta rappresentatività, che spesso appare come un concetto astratto e difficilmente inquadrabile, ma che stavolta emerge in tutta la sua concretezza e drammaticità. La triste realtà è che, almeno al momento, Sora e il suo comprensorio sembrano tagliati fuori da ogni discorso organico di crescita: ci ritroviamo schiacciati, come ampiamente prevedibile, nella morsa Frosinone – Cassino e come al solito dobbiamo accontentarci delle briciole. A questo punto, sorvolando sulle responsabilità (gravissime) del recente passato (ma certamente torneremo a parlarne) appare urgente correre ai ripari e farsi sentire adeguatamente. L’appello da rivolgere a tutte le istituzioni cittadine, con in primis l’amministrazione comunale, è certamente quello di prendere immediatamente una posizione netta e chiedere opportuni chiarimenti in merito ai progetti da attivare sul nostro territorio, per combattere una crisi che ci vede annaspare tutti i giorni. Attendiamo posizioni ufficiali dal sindaco Tersigni o da chi per lui, poichè, pur comprendendo le esigenze di tutte le aree della provincia, non si capisce come mai, ancora una volta, il fanalino di coda siamo noi.