Via i guanti di velluto. È questa, in estrema sintesi, la piega che ha preso lo scontro, andato in scena sui mezzi di informazione, tra il sindaco di Sora Ernesto Tersigni ed il consigliere comunale di opposizione Roberto De Donatis. Tutto è cominciato con il bilancio di due anni di amministrazione reso pubblico dallo stesso Tersigni, al quale De Donatis ha opposto una replica molto dura. A sua volta, il sindaco ha lanciato una sfida al suo accusatore, dicendosi addirittura favorevole ad un confronto pubblico. Sfida accettata, con De Donatis che, sul suo profilo Facebook ha dichiarato di essere pronto ad organizzarla sin da subito, purchè in uno spazio pubblico, anche in piazza. Ora, questo nuovo capitolo: De Donatis sferra un nuovo attacco e, difendendo il proprio operato da assessore della giunta Casinelli, pone quesiti a Tersigni in merito all’etica e alla legittimità di alcuni metodi di condotta utilizzati dall’amministrazione. Qui di seguito il comunicato, che riportiamo integralmente:
“ Dopo aver letto le accuse rivoltemi dal Sindaco, non meno farneticanti delle motivazioni tese a nascondere la sua ormai evidente incapacità amministrativa, mi pare utile fare qualche precisazione. Sull’improvviso conflitto di interessi rilevato tra il mio ruolo di Assessore e quello di architetto non posso non evidenziare il suo assordante silenzio nei quattro lunghi anni nei quali il suo ruolo di oppositore lo obbligava a verificare l’operato e i comportamenti della maggioranza. Lo tranquillizzo solo ora, ma a causa del suo ritardo, riaffermando che durante il mio mandato mai sono stato portatore di interessi personali, diretti o indiretti, in contrasto con l’interesse pubblico e le norme di legge. Ma a differenza dell’immemore Sig. Sindaco, in questi due anni di Consigliere Comunale di opposizione diverse volte abbiamo ravvisato motivazioni di natura etica, deontologica e giuridica sulla legittimità dell’operato dell’Amministrazione e ci siamo prontamente attivati con Interrogazioni e pubbliche denunce che purtroppo hanno avuto poca fortuna e scarso successo. E’ stato eticamente, deontologicamente e giuridicamente corretto che lei e il consigliere fratello Valter abbiate espresso un voto a favore del Dr. Luciano Lilla titolare di uno studio associato con Valter con il quale divide gli incassi di competenza, quale revisore dei conti della Società Ambiente? E’ stato eticamente, deontologicamente e giuridicamente corretto posizionare alcuni pali della pubblica illuminazione su una strada privata, salvo poi sanare l’intervento con una procedura straordinaria solo dopo la nostra interrogazione? E’ stato eticamente, deontologicamente e giuridicamente corretto cercare di promuovere un Consiglio Comunale urgente per un cambio di destinazione d’uso di un capannone prima delle elezioni e poi chiudere lì la campagna elettorale del proprio candidato alla Regione? E’ stato eticamente, deontologicamente e giuridicamente corretto assegnare, in barba a quanto prevede la legge, deleghe pesanti come quella della manutenzione fuori dalla Giunta al fratello di fatto promosso Assessore ai LL.PP. non avendo a tal fine nominato il sostituto dopo la revoca delle deleghe all’Ass.re Rea? Continui pure ad usare il linguaggio intimidatorio di cui Lei, Sindaco fa abbondante uso in ogni situazione, mentre la città aspetterebbe ben altre risposte. Ma ognuno ha il suo stile e questo è il suo marchio di fabbrica. Sulle risposte e sui confronti penso vadano bene tutte le sedi istituzionali competenti”.