“Tutto pronto per la XXXVIII edizione del Certamen Ciceronianum Arpinas” queste le parole del Presidente del Centro Studi Umanistici, avv. Renato Rea. Grazie all’instancabile lavoro svolto dai membri dell’organizzazione il 10 maggio p.v. Arpino vedrà ai nastri di partenza delle belle novità. I continui contatti da ottobre scorso con le Scuole, con le Ambasciate e Consolati hanno permesso la partecipazione di molti studenti stranieri, tra i quali si segnalano il ritorno dei Bulgari e l’ aumento dei partecipanti francesi, ben 19, dei Tedeschi.
221 gli iscritti per un’edizione che si presenta pronta a raggiungere vette più alte approssimandosi al 2020.
Lo schema, ormai consolidato, parte dall’arrivo dei partecipanti alla Stazione ferroviaria di Frosinone giovedì pomeriggio e la conseguente sistemazione negli alberghi. La prova venerdì 11 mattina nei locali della sezione classica dell’I.I.S. ‘Tulliano’ sarà seguita dalla vista all’Acropoli ed alla Torre medioevale, e dalla serata di cultura, di nuovo ad alti livelli. Sabato pomeriggio l’incontro, ormai canonico, con l’abate di Montecassino, Dom Donato Ogliari, dopo che tutti gli iscritti, accompagnati sempre dagli studenti del ‘Tulliano’, avranno visitato la Città .
La Juvenum nox, tra balli e canti, completerà la giornata in attesa della premiazione che sancirà i 10 vincitori ed i tre giovani degni di menzione.
Il programma stesso sarà arricchito dalla presentazione, in prima nazionale, del romanzo “‘Tenebre” della prof.ssa Antonella Prenner sulla vita di Marco Tullio Cicerone per i caratteri della Mondadori e dal concerto offerto dal Conservatorio ‘L. Refice’ di Frosinone, che si fonderanno all’inaugurazione della mostra ‘Salvare la Memoria’ sulla figura e sull’opera dell’Arpinate Pasquale Rotondi.
Il lavoro continua frenetico e presentatrice d’occasione sarà la nota giornalista di RAI1 Benedetta Rinaldi.
Il Presidente Rea é veramente soddisfatto ma ora bisogna pensare ai dettagli “Un programma veramente ricco per testimoniare il rilancio della massima manifestazione culturale che Arpino vanta in Italia ed Europa” .