La parola che vogliamo porre alla vostra attenzione oggi è:
LAPALISSIANO- agg.
Il termine indica un fatto talmente ovvio ed evidente che la sua enunciazione o constatazione risulta ridicola.
É interessante sapere che il termine trae la sua origine dall’ ingenuità dei versi finali di una canzone che fu enunciata dai soldati francesi dopo la sconfitta nella battaglia di Pavia (1525), per onorare la morte del loro comandante Jacques de Chabanne, signore di La Palice.
I versi della canzone recitavano infatti una realtà del tutto manifesta ed ovvia: “ Ahimè La Palice è morto, è morto davanti a Pavia. Ahimè se non fosse morto, sarebbe ancora in vita!”