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GIORGIO LUCARELLI RACCONTA IL SUO CICLOVIAGGIO – HA ANCHE RISCHIATO DI ESSERE INVESTITO

Giorgio Lucarelli si trova a Vik, una cittadina a Sud dell’isola artica, sulla strada Ring Road (N.1). “L’Islanda, sta mantenendo fede, alle sue caratteristiche climatiche.- ci dice soddisfatto Giorno Lucarelli. -In questi primi giorni, solo oggi ho rivisto i primi raggi di sole, ma solo per pochissimo tempo. Mentre parliamo è tornato a piovere. L’altra costante è il vento contrario, non mi ha mai mollato, di giorno e di notte, creandomi non pochi problemi per strada, soprattutto quando le raffiche sono laterali, un vero pericolo perché mi fa sbandare. La Ring Road in alcuni tratti è davvero stretta e senza corsia di emergenza. Devo stare molto molto attento e concentrato a pedalare”. Il racconto si arricchisce di aneddoti: “Il primo giorno, ho iniziato a pedalare tardi, nel primo pomeriggio e dovevo comprare provviste e cartucce di gas x il fornellino, altrimenti non avrei mangiato. Alle 20,00 ero ancora a Reykjavik, per cui ho pedalato per oltre tre ore, fermandomi, lungo la strada perché le condizioni meteo stavano cambiando repentinamente”.
Un ciclo viaggio iniziato con qualche imprevisto, infatti: “Mentre cercavo di fissare la tenda, il vento che aumentava di intensità, mi ha spezzato un’asta della paleria. Dramma per qualche istante e tenda che svolazzava. Meno male che avevo portato con me un tubicino in alluminio, che ho immediatamente fissato, con grande disagio nell’asta spezzata”. Ma non è finita qui, infatti “Per tutta la notte il vento e la pioggia sono stati assoluti protagonisti, in negativo. Sono rimasto ‘prigioniero’” nel mio rifugio fino alle 11,30 del mattino. Continua nel suo racconto Giorgio Lucarelli -Impossibile uscire fuori e quantomeno smontare la tendina. Poi, per forza con il vento e la pioggia diminuiti di intensità, ho dovuto smontare ugualmente, bagnando la camera interna ma non è stato un problema, l’importante è stato rimettermi in sella, comunque sempre sotto la pioggia e vento contrario. Se non si hanno capi d’abbigliamento in goretex, credo che sia molto difficile continuare a pedalare sempre asciutti e abbastanza caldi. La temperatura in questi tre giorni andava dai 4° della mattina fino ai 15° del pomeriggio. Ringrazio l’azienda TL ITALIA di Sora di Giuliano D’Ambrosio per le riparazioni ai miei capi in goretex”. Ora il ciclo viaggiatore sorano ha iniziano ad attraversare i paesaggi più belli e spettacolari, come le cascate di Seljalandfoss e di Skogafoss ai piedi del ghiacciaio Eviafjllajokull. Anche qui in particolare del racconto di Lucarelli “Mentre pedalavo, sono stato superato da un mezzo che mi ha quasi sfiorato. Nonostante avesse tutta la corsia libera. Chiaramente era un mezzo con targa …italiana …c’è mancato davvero poco.” – sottolinea – “Altra cosa che ho notato, in un tratto di strada, sulla corsia di emergenza, c’erano delle viti con la punta rivolte verso l’alto con il chiaro intento di facilitare una foratura, erano perfettamente mimetizzate con l’asfalto.” “Un ciclo viaggio che si annuncia davvero emozionante e pieno di paesaggi e panorami mozzafiato. Da vivere intensamente, alla mia maniera. –conclude Giorgio Lucarelli- Un chilometro percorso è un chilometro in meno da percorrere. Questo sarà lo slogan che mi accompagnerà e mi accompagna da anni. Piano piano, lento lento osservando tutto quello che mi circonda, che in questo mese sarà vita allo stato puro!!! Assorbendo il meglio che i miei occhi vedranno”.