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COLLEZIONI PRIVATE DI TESTI RARI DONATE ALLA BIBLIOTECA DI ARPINO

Riceviamo e pubblichiamo:
“Una stanza senza libri è come un corpo senza anima”. Questo aforisma di Marco Tullio Cicerone, a distanza di secoli, sembra ispirare i concittadini del celebre oratore che si sono resi protagonisti di una bella iniziativa culturale.
Intere collezioni private di testi rari sono state infatti donate al Comune di Arpino che ne ha predisposto l’allestimento presso la biblioteca comunale di Palazzo Sangermano.

Dopo la preziosa donazione della Famiglia Nardi Pelagalli, costituita da testi di valore ed alloggiata nella saletta adiacente la reception insieme al fondo di Mons. Ippoliti, in questi giorni anche la Famiglia Ciusa Lungo ha donato alla collettività centinaia di testi. Si tratta di volumi di inizio Novecento che spaziano tra diverse discipline: storia, filosofia, letteratura, scienze fisiche, matematiche, sociologiche. Per gli eredi della famiglia si è trattato di un gesto per mantenere le radici nella città di Arpino, lasciando la loro testimonianza nel luogo che meglio può rappresentarla dal punto di vista culturale.

“Come Amministrazione Comunale – commenta l’assessore Teresa Branca – non possiamo che ringraziare tutte queste famiglie che stanno arricchendo il patrimonio librario della biblioteca comunale di Arpino, al momento ancora in fase di allestimento. Il trasferimento dei volumi  è stato possibile grazie ai sempre presenti volontari che ormai da più di un anno dedicano il loro tempo alla rinascita di questa struttura ed agli operai comunali che hanno svolto il ruolo più faticoso, a loro va il sincero ringraziamento della Città”.