Nel giorno della festa del Castello, i volontari del Cai posizionano una nuova segnaletica in zona Forca, ma, nel giro di qualche ora, le tabelle direzionali vengono asportate dai soliti ignoti! Ecco, dunque, la denuncia effettuata dagli amanti della montagna sul profilo Facebook dell’associazione.
Da dove cominciare? Dal delinquente (i) che a ventiquattrore dall’apposizione ha premeditatamente schiodato con una chiave e rubato la freccia segnaletica posta all’inizio del sentiero A. Simoncelli che conduce al castello?
NO. Vogliamo iniziare ringraziando le quasi cento persone che hanno partecipato all’escursione con l’inaugurazione dell’incantevole “Grotta delle Monache” e la riapertura dell’antico sentiero n.15 del Cai da oggi entrambi fruibili, grazie al duro lavoro dei volontari ed allo sforzo economico della Sezione, da tutti gli amanti (quelli veri) delle montagne di Sora e della loro storia. Grazie anche ai partecipanti all’Archeotrekking ed alle molte persone che si sono unite all’aperitivo sul Castello.
NO. Vogliamo iniziare ringraziando le quasi cento persone che hanno partecipato all’escursione con l’inaugurazione dell’incantevole “Grotta delle Monache” e la riapertura dell’antico sentiero n.15 del Cai da oggi entrambi fruibili, grazie al duro lavoro dei volontari ed allo sforzo economico della Sezione, da tutti gli amanti (quelli veri) delle montagne di Sora e della loro storia. Grazie anche ai partecipanti all’Archeotrekking ed alle molte persone che si sono unite all’aperitivo sul Castello.
Ha preso il via così il progetto di riqualificazione della ricca sentieristica dei Monti Ernici sorani.
Non aggiungiamo altro se non invitare l’autore dell’ignobile gesto ad utilizzare la freccia come specchio nel quale possa ammirare la sua vergogna anche perché ha scelto quello giusto dove vi è impresso il nome di un uomo (Alfonso Simoncelli) dal quale potrà imparare tutti quei valori legati al mondo della montagna che sicuramente non conosce.
Comunque in Novanta anni di storia il CAI ha superato ben altri ostacoli. Il cartello sarà ripristinato con le dovute maggiori accortezze, con buona pace dei teppisti!
Non aggiungiamo altro se non invitare l’autore dell’ignobile gesto ad utilizzare la freccia come specchio nel quale possa ammirare la sua vergogna anche perché ha scelto quello giusto dove vi è impresso il nome di un uomo (Alfonso Simoncelli) dal quale potrà imparare tutti quei valori legati al mondo della montagna che sicuramente non conosce.
Comunque in Novanta anni di storia il CAI ha superato ben altri ostacoli. Il cartello sarà ripristinato con le dovute maggiori accortezze, con buona pace dei teppisti!