Generazioni di famiglie sorane sono vissute di commercio, tutte hanno lavorato duramente per raggiungere i propri obiettivi. Oggi i centri commerciali, la grande distribuzione, in questo momento di crisi economica, i nuovi mercati rischiano di impoverire il tessuto commerciale di Sora, costituito prevalentemente da piccoli esercizi di vicinato. Una professionalità diffusa, maturata nel tempo è sul punto di essere persa per sempre.
La città non cresce più, il sistema commerciale da solo non riesce a trovare in se i mezzi e le risorse per uscire da questo stallo.
L’amministrazione comunale potrebbe avere un ruolo importante per indicare una via d’uscita per pianificare la futura crescita commerciale della città, ma in questi primi anni non ha dimostrato di avere idee .
Invece costatiamo che nei programmi dell’amministrazione la questione commercio è di secondaria importanza, prova ne è che il sindaco ha pensato di non istituire la figura di un assessore alle attività produttive o al commercio, ma ha delegato queste funzioni ad un semplice Consigliere estraneo alla Giunta, quindi estraneo al dibattito tra gli Assessori, con un ruolo secondario nella formazione del Bilancio Comunale. In passato, con delle scelte opinabili, si è pensato di costituire un consorzio pubblico privato per gestire i fondi del Centro Commerciale Naturale. Conclusa quella esperienza si sarebbe potuto liquidare quell’ente inutile, o almeno non continuare a spendere denaro pubblico per realizzare progetti dai dubbi risultati.
Non si capisce perché un ente pensato per occuparsi delle cose del CCN oggi si occupa maldestramente di promozione turistica! Se fosse aperto … Ancor più paradossale l’ambizione di far gestire progetti per il commercio ad un ente che ha in se poche professionalità, con poca esperienza necessaria a promuovere e gestire risorse per il rilancio del commercio, quando esistono organizzazioni specializzate con fondi propri come i CAT, Centri Assistenza Tecnica, che operano solo per fornire servizi al commercio!
Anche in questo settore si nota la mancanza di progettualità e l’assenza di idee concrete per rilanciare questa città.
La città non merita tanto pressappochismo! Soprattutto il danno che può arrivare con la presa d’atto del PRUSST dei scorsi giorni che potrebbe autorizzare tantissimi centri commerciali di grande, medie e piccole dimensioni