Da Sinistra Unita Sora, riceviamo e pubblichiamo:
Ebbene sì, ci riteniamo soddisfatti del risultato referendario dello scorso 4 dicembre, registrato nella nostra città.
Questa campagna ci ha visti impegnati in prima persona da subito, con la costituzione di un comitato cittadino, “Decidiamo Noi”, che ha dato l’avvio a una serie di iniziative, tra le quali l’organizzazione di un convegno partecipato e sentito sulle ragioni del No, banchetti con materiale informativo, camapgne di volantinaggio e produzione di comunicati stampa sul tema.
Abbiamo fatto la nostra parte, da cittadine e cittadini indignati perchè chiamati a decidere su una porposta di riforma della costituzione a nostro avviso brutta e autoritaria, voluta dal partito di governo, il Partito Democratico, che ha avuto il sostegno del mondo finanziario e industriale, dunque, in sostanza, governato e diretto dai poteri forti, con l’intento di stravolgere, a colpi di riforme, l’assetto democratico della nostra storia repubblicana.
Solo una sinistra forte può arginare tutto ciò, dunque, riteniamo che la strada per la ricostruzione della Sinistra continui ad essere per noi prioritaria, questa brutta pagina della storia italiana ci deve far riflettere.
Noi non brindiamo a nessuna vittoria perchè siamo coscienti della gravità di questo momento storico, siamo consapevoli che gli scenari futuri potrebbero avere come protagonisti partiti populisti autoritari e xenofobi, come nel resto d’Europa. Ma il voto della stragrande maggioranza dei cittadini, soprattutto quello dei giovani, non si è opposto solo a uno stravolgimento della carta costituzionale, ma a politiche che hanno peggiorato la loro condizione sociale rendendola sempre più incerta. E questa riforma costituzionale non rappresentava altro che la legittimazione di queste politiche
Sinistra Unita Sora continuerà a farsi portavoce del popolo. La nostra idea di stabilità non è quella propugnata dalla riforma costituzionale ma quella che riporta al centro dell’ attenzione i diritti dei cittadini, il diritto di accesso ai beni primari: acqua, salute, diritto all’istruzione, alla eliminazione delle diseguaglianze sociali, al rilancio delle politiche del welfare ridistribuendo le ricchezze, ridando un senso al Lavoro nel solco dei diritti dei Lavoratori e nella sana libertà di impresa, valori sanciti dalla carta costituzionale.
Sarà necessario lavorare perchè la costituzione sia applicata, e non stravolta.