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Sora in Movimento: Gli elettori hanno sempre ragione!

Bisogna saper leggere correttamente e fare tesoro del messaggio che i cittadini ci hanno inviato attraverso queste ultime elezioni. Se non lo faremo adesso ci puniranno ancora, magari consegnando Sora a chi la protesta la cavalca astutamente.

Sento la necessità di intervenire su questo argomento perché credo che di errori ne siano stati fatti troppi e ancora una volta credo sia necessario appellarsi al buon senso e all’unità, se davvero si vuole evitare la debacle. Sento voci provenire da più parti, tutte riferiscono di soddisfazione e di vittoria quali sentimenti che dominano negli ambienti partitici.  “Abbiamo vinto” è la frase che si sente più spesso. “Io ho preso 2mila”, “io ho preso 4mila voti”, “io ho preso 8mila”…come se quei voti fossero perfetti per accreditarsi all’occorrenza. Ma io mi chiedo: come si fa a dire una cosa del genere? Qui non ha vinto nessuno, anzi ha perso Sora, e tutto il suo territorio di riferimento! Bisogna mantenere i piedi per terra, basta giocare! se si continua a tirare dritto per la propria strada potremmo ritrovarci davvero tutti a casa! E’ sufficiente guardare cosa sta accadendo a livello nazionale, Grillo la fa da padrone, ma è chiaro che la protesta non basta, il paese ha bisogno di un governo, capace e competente. Continuare con atteggiamenti che, è evidente, generano l’antipolitica, è sbagliato. Anche la classe politica locale deve prenderne atto, fare autocritica e cambiare rotta perché così davvero non si può continuare. Saremmo tutti colpevoli se si continuasse a non ascoltare la cittadinanza. Bisogna rimettersi invece al suo fianco, è un nostro obbligo, come politici coscienziosi e come amministratori responsabili. L’ho sempre pensata così e tante volte l’ho auspicato: basta a nomine scontate negli enti, basta a favoritismi di parte. E’ finita quell’epoca, basta inciuci da prima repubblica. Abbiamo una grande opportunità: serve merito, competenza, spirito di sacrificio, moralità ed etica. Serve unità. Basta divisioni, basta pensare a coltivare il proprio orticello. Spero che tutti comprendano il mio spirito: non accuso nessuno in particolare ma neanche è accettabile il continuare a nascondersi dietro un dito. Amo la mia città e voglio impegnarmi affinché sia valorizzata come si deve. I giochi di parte e di partito non mi appartengono. E allora, ancora una volta torno a ribadirlo: abbattiamo le barriere, superiamo le divisioni e iniziamo a pensare ad una linea comune, per Sora. Non possiamo più sbagliare, è d’obbligo fare del nostro meglio per portare Sora in alto, rendendola finalmente vincente. Le prossime elezioni non ci saranno a scadenza naturale, non facciamoci trovare ancora impreparati!

 

Alberto La Rocca

Presidente di Sora In Movimento