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Maurizio D’Andria: TERREMOTO, UNA PAURA IN PIU’

Lungi dal voler speculare sulla paura della gente causata dalla forte scossa di terremoto di due sere fà  che ha colpito Sora e i paesi limitrofi con epicentro in via Baiolardo di magnitudo 4.8, dobbiamo però segnalare alcuni fatti che riguardano la protezione della popolazione locale e degli operai presenti in cartiera.
Devo ricordare alla popolazione interessata dal sisma che nella Cartiera del Sole di Sora esiste un impianto turbogas che brucia circa 235.000 metri cubi di gas metano al giorno.
La pericolosità di avere un tale impianto nel centro di due città altamente abitate (27.000 + 15.000) oltre che risultare dalle fortissime emissioni di nano particolato del tipo PM2,5 altamente invasive per la salute umana, è anche derivante dalla sua esposizione ad eventi incontrollabili quale quello verificatosi l’altra notte, il terremoto.
Al tempo della conferenza dei servizi per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) tenutasi presso la Provincia di Frosinone nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2008 nella quale dovemmo constatare con estrema costernazione l’assenza ingiustificata di enti importantissimi quali i Vigili del Fuoco, Arpa Lazio e ASL che della sicurezza dell’impianto in questione sono gli esclusivi garanti tecnici istituzionali, segnalammo ai presenti, tra cui l’allora assessore provinciale all’ambiente Antimo Simoncelli (PD), la pericolosità dell’ubicazione di un tale impianto in una area a forte probabilità di eventi tellurici (terremoto).
Come tutti sanno infatti, Sora è considerato dagli scienziati luogo ad alta probabilità di evento sismico.
Nella fattispecie del terremoto di sabato sera, con epicentro a soli 500 metri dalla Cartiera del Sole, la fortuna che esso sia stato di tipo sussultorio anziché oscillatorio, cioè con moto dal basso in alto anziché da destra a sinistra (o viceversa) probabilmente ha fatto si che l’impianto in questione, al pari delle nostre abitazioni, non abbia accusato danni.
Ciò nonostante questa scossa violenta di terremoto , come nella nevicata del 2011, ci ha riportato alla mente ancora una volta la necessità che tali impianti siano costruiti nell’assoluto rispetto della normativa vigente, anche di quella sismica perchè impianti ad elevatissimo rischio e pericolosità di incendio e scoppio, visto che questa brucia (fa scoppiare) circa 235.000 metri cubi di gas al giorno, più di un millesimo di tutto il consumo nazionale di metano.
Ora, se dovessimo considerare la colpevole assenza dei Vigili del Fuoco, di Arpa Lazio e ASL nell’occasione del rilascio delle autorizzazioni all’esercizio dell’impianto turbogas e dei dati prodotti dalla società Burgo Group SpA proprietaria della cartiera e dell’impianto stesso risultati in generale sottostimati nella potenza elettrica e negli effetti sulla salute delle persone derivanti dai fumi inquinanti prodotti da questa (PM2,5), dovremmo arrivare alla conclusione che la popolazione locale è messa a forte rischio per la propria incolumità per la sola presenza di questo impianto in un centro altamente abitato.
Questo ragionamento l’ho fatto ieri mattina al comandante della Polizia Locale Maggiore Pellegrini che ho incontrato nel suo giro di ispezione. Sebbene abbia dovuto constatare che nessun ente preposto alla protezione civile se ne fosse ancora occupato, il comandante ha immediatamente sollecitato il centro di pronto intervento richiedendo una immediata ispezione presso la Cartiera del Sole e l’impianto turbogas per verificare se in questo sito industriale così sensibile, posto nel centro di una area altamente abitata, il terremoto abbia in qualche modo causato dei danni alle struttura (metanodotto e tubazioni) e all’impianto turbogas stesso.
Questo gesto ripeto, non speculativo ma precauzionale, immagino darà modo a quei soggetti che della sicurezza della popolazione locale non hanno nessuna considerazione di fare facili illazioni sul mio conto e sul fatto che io sono candidato al Senato in queste elezioni politiche. Io però non posso non farne menzione tanto più perchè esso arriva il giorno dopo della condanna inflitta dal tribunale de L’Aquila ai responsabili della morte degli 8 ragazzi (tra cui uno di Sora e uno di Arpino) deceduti nel crollo della casa dello studente. Condanna che accerta le responsabilità di omissioni nei controlli di sicurezza dello stabile in questione.
Con la presente intendo perciò rivolgermi direttamente alla Protezione Civile, al Comando della Polizia Locale, all’Arpa Lazio e a tutti gli enti pubblici preposti ai controlli di sicurezza affinchè, a seguito di un loro scrupoloso controllo del sito industriale, rilascino una dichiarazione certificata di perfetto stato di sicurezza dell’impianto turbogas della Cartiera del Sole. Ci dicano inoltre costoro se, qualora vi fossero altre scosse di terremoto nei prossimi giorni, mesi ed anni del tipo magari oscillatorio e sussultorio di magnitudo importanti, l’impianto in questione è nella condizione di sicurezza per la popolazione limitrofa.
Non ci dicano per favore che l’impianto ha ottenuto i necessari certificati antisismici e anti incendio (se pure l’hanno avuti). Ci dicano invece che, a seguito di odierni sopralluoghi, questi sono in condizioni di esercizio che la turbogas impone. Non vogliamo dover dire domani “l’avevamo detto”. Vogliamo invece dormire tranquilli e sereni, terremoto permettendo.

Maurizio D’Andria
Candidato al Senato
Rivoluzione Civile Ingroia