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Maurizio D’Andria: Turismo locale – Tutto il lavoroTURISMO LOCALE – TUTTO IL LAVORO AI GIOVANI

Ora tutti i candidati alla Regione Lazio, alla Camera ed anche al Senato del PDL parlano di “turismo” riempendosi la bocca di parole vuote e luoghi comuni. Nessuno con un vero progetto, nessuno che sappia dire una cosa vera, fare un esempio di cosa significa “turismo”, di cosa c’è bisogno per avviare un ciclo virtuoso dell’occupazione e del reddito dei giovani e delle famiglie locali, di come si valorizzi una area con risorse ambientali importanti. Di come usare le tante risorse culturali, paesaggistiche, storiche… presenti in zona. Voglio perciò ribadire il fatto che per poter parlare con cognizione di causa dei processi economici e imprenditoriali legati al Turismo e alla Valorizzazione delle Risorse Ambientali, bisogna averne i titoli e le capacità. Un avvocato ad esempio Valter Tersigni, potrà parlarvi di contratti, l’ortottico Maria Paola D’Orazio non parlerà di nulla, da colui che ha sperperato denaro pubblico Abbruzzese vi dirà che per lui parlano i finanziamenti pubblici , altri diranno che ci vuole più commercio (Ruspandini) senza capire che senza reddito, non c’è commercio possibile.

L’economista vi dirà che bisogna “fare sistema”. Vi farà vedere una area più grande del solo territorio comunale, vi segnalerà quali sono le risorse ambientali già destinatarie di risorse pubbliche con le quali creare sinergie, vi dirà che intorno a questi elementi “certi” è necessario organizzare uno o più “pacchetti di servizi turistici”. Presenterà leggi di finanziamento per i progetti di sviluppo delle aree rurali della Regione Lazio e della UE pronti ad essere impiegati anche in casa nostra. Vi dirà che intorno alla valorizzazione delle risorse ambientali può partire un piano di risanamento delle abitazioni rurali abbandonate e per questa via, rilanciare un piano di edilizia in armonia con l’originale architettura dell’immobile, di isolamento termico e produzione di elettricità eco compatibile in loco. Presenterà stime di occupati potenziali e cartine di area con l’indicazione dei principali interventi possibili e prioritari. Disegnerà una nuova “vocazione territoriale”, indicherà una via di trasformazione dell’economia locale, da sub appaltatrice a bassa manovalanza a gestione diretta delle risorse. Indicherà modalità di partnership con gli imprenditori locali già presenti in zona, per stimolare gli investimenti privati a fianco di quelli pubblici. Un economista vi dirà che i ragazzi potrebbero lavorare e guadagnare “da subito” se ad esempio, ogni comune aderente al progetto li inquadrasse come “servizio civile” (500 euro al mese) da prestarsi sul territorio anziché a non far nulla nei comuni. Vi direbbe che lavorare la terra con intelligenza, su prodotti di qualità e nel rispetto dell’ambiente, per colture biologiche o nell’itticoltura è un lavoro che può dare il giusto reddito e grandi soddisfazioni personali se queste produzioni trovano nei “turisti” i primi acquirenti e poi, se portati sui banchi di Roma. Un economista sa che è molto importante riuscire ad attrarre presenze in loco di cittadini residenti fuori area, di invitarli a venire a passare un week end in zona. Un economista che conosce bene la realtà ambientale e imprenditoriale/commerciale locale vi dirà che 100 persone in più che si fermano a dormire in zona equivalgono a 100 portafogli che si spendono in zona. Vi dirà che bisogna fare molto affinchè da 100 questi diventino 1.000 e poi 10.000. Un economista sa bene chi possono essere i nuovi turisti del nostro territorio. Sono le famiglie a medio/basso reddito di Roma che preferiscono fare una settimana di soggiorno a Posta Fibreno anziché a Rimini, che sono interessate a visitare le nostre chiese ed abbazie e non le “Ramblas” di una città deserta, che preferiscono il cibo buono a quello del fast food, che preferiscono la pedalata in campagna anziché le notti ad ubriacarsi, che preferiscono dormire e riposarsi bene anziche stare in macchina 12 ore al giorno su un raccordo autostradale. Sono quelli che con 50 euro a notte alloggiano una famiglia di 4 persone in una bellissima casa rurale ben ristrutturata di Posta Fibreno o del centro storico di Sora anziché spenderne 50 a persona in un’altra qualsiasi località. Sono i giovani che sarebbero contenti di alloggiare in tenda a 20 euro a notte per tenda in un bel campeggio in prossimità del lago di Posta Fibreno, così come ai campeggi di Villetta Barrea. Un economista direbbe che bisogna organizzare l’offerta di servizi turistici tramite un portale dedicato dove da Roma e da tutto il Mondo si possa prendere visione dei servizi offerti e prenotarli tramite e mail e pagarli tramite carta di credito. Un economista direbbe che avere una bella pista ciclabile che da Posta Fibreno arriva ad Isola del Liri e torna indietro in tutta sicurezza, costeggiando i fiumi Fibreno e Liri consente di attrarre le famiglie con bambini e far crescere l’appeal dei luoghi interessati con sviluppo delle presenze di oltre provincia, facendo partire finalmente il progetto di noleggio biciclette tante volte inaugurato virtualmente e sempre disatteso da comuni e provincia.

Uno che conosce le leggi dell’economia, della domanda e dell’offerta, vi direbbe che un altro lavoro è possibile, almeno per 5 mesi all’anno. Lavorare 5 mesi per guadagnare quanto per 12 mesi è possibile, se si organizza il territorio e le risorse ambientali, culturali, sportive, ludiche e gastronomiche in forma “sistemica”. Uno per tutti, tutti per uno. Io ad uno che fa questi discorsi darei credito, se non altro per lo sforzo di immaginazione e progettazione, non agli altri chiacchieroni di circostanza. Ad uno così gli darei anche il voto. Ecco perchè vi invito a votare RIVOLUZIONE CIVILE INGROIA, perchè uno così è candidato al SENATO