Di seguito, pubblichiamo la lettera aperta/sfogo di un commerciante di Sora, Rocco De Ciantis, in merito ad alcuni costi relativi alla fornitura di energia elettrica.
“Salve a tutti, sono un commerciante operante nella città di Sora nel settore della fotografia da circa 20 anni. Oltre alla mia attività in Via Marsicana, dispongo di un magazzino di circa 80 metri quadri in Via Firenze.
Annualmente, all’interno dello stesso, il consumo stimato – secondo quanto riportato dalla mia fattura – è di 45kwh all’anno, facendo parte della tipologia di clienti con altri usi e quindi non con uso domestico.
Com’è possibile che nel periodo di riferimento che va dal 31 Dicembre 2015 al 03 Marzo 2016, a fronte di un consumo di soli 9kwh, abbia ricevuto una bolletta con un importo pari 115, 63 euro?
Mi spiego. Nella mia abitazione – secondo quanto riportato dalla mia bolletta – il consumo stimato annualmente è di 6574 Kwh all’anno, facendo parte della tipologia di cliente con uso domestico. Nel periodo di riferimento che va dal 03 Dicembre 2015 al 03 Febbraio 2016, a fronte di un uso di 944 Kwh, pago 270, 44 euro e visto il consumo stimato direi che quest’ultimo è più che giusto.
Ma, a fronte di un periodo di riferimento quasi identico, perché nella mia abitazione il costo medio unitario della bolletta è di 0,29 Euro/kWh mentre nel mio magazzino il costo medio unitario della bolletta è di 12,85 Euro/kwh?
Come vengono calcolate queste tariffe? Perché questa differenza? Inoltre, aggiungo, in un’altra abitazione non in provincia di Frosinone il cui uso per lo stesso periodo di riferimento è di 0kwh, com’è possibile che pago più di 45 euro non avendo consumato nulla?
A questo punto io mi chiedo: meno è il consumo e più è alta la bolletta? Un’ultima domanda che mi pongo è: chi dovrebbe tutelare questi cittadini che quotidianamente vengono tartassati da contributi sempre più alti?”.
Rocco De Ciantis
