Rifiuti: il Tar sospende il decreto Clini. Tersigni vicino ai sindaci ciociari che tirano un sospiro di sollievo. <Finalmente una notizia positiva per il nostro territorio, troppo spesso messo in secondo piano rispetto alla Capitale>. Con queste parole il candidato del Pdl al Consiglio Regionale del Lazio, Valter Tersigni, ha accolto con piacere la decisione del Tar Lazio, che ha accettato la richiesta di sospensione dell’efficacia del decreto che avrebbe consentito lo smaltimento dei rifiuti di Roma negli impianti di trattamento delle altre province. E’ fissata per il prossimo 6 giugno l’udienza sul merito del ricorso presentato dal Comune di Albano, dalla Provincia di Frosinone e dalla società Saf, “considerato – dice il Tar – che il percorso istruttorio e la conseguente motivazione degli atti impugnati denotano un insufficiente e lacunoso esame dei presupposti di fatto”, in particolare, “alla mancata verifica della sussistenza di una situazione di effettiva indilazionabile emergenza specificamente riferita all’impossibilità di risolvere in loco la questione del trattamento meccanico biologico dei rifiuti urbani prodotti dai comuni di Roma, Fiumicino, Ciampino e Stato Città del Vaticano”. Per i magistrati del Tar Lazio, il decreto Clini e gli altri atti impugnati sono stati assunti “senza considerare la capacità residua degli impianti Tmb di Roma e i consistenti elementi di danno imminente”. Il ricorso cautelare è stato dunque accolto. <La mia soddisfazione – dichiara Tersigni – si aggiunge a quella di tutti i sindaci della provincia di Frosinone che, anche se ancora in attesa del dispositivo, sottolineano come i cittadini possano ancora avere fiducia nella giustizia che li tutela anche quando le richieste provengono da un Ministero>.