Pensava di farla franca l’amministratore di una nota società di Anagni operante nel trattamento e rivestimento di metalli ferrosi che aveva omesso di versare circa mezzo milione di IVA all’Erario ma custodiva in un garage, lontano dalla sua abitazione, una fiammante e lussuosa Ferrari 360 in versione cabriolet. Avendo superato le soglie minime di punibilità previste dalla normativa penaltributaria, l’uomo era stato denunciato dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma a seguito di un controllo fiscale alla società da lui amministrata che aveva omesso il versamento dell’IVA dovuta per il 2011, dell’importo di quasi mezzo milione di euro.
Gli elementi raccolti dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Colleferro hanno consentito alla Procura della Repubblica di Frosinone di richiedere ed ottenere dal Giudice delle Indagini Preliminari il sequestro preventivo di beni per un valore corrispondente alle imposte evase, alle pene pecuniarie ed agli interessi maturati, istituto che consente di cautelare il Fisco per i crediti vantato nei riguardi dei contribuenti inottemperanti alla normativa tributaria volto alla confisca c.d. “per equivalente”. La lussuosa autovettura era custodita in un box ad Anagni lontano dalla sua abitazione per sottrarla agli occhi del Fisco, ma l’accortezza non è valsa ad impedire agli investigatori di “metterci le mani”.