Comunicati Stampa CRONACA

SCOVATI E SEQUESTRATI CINQUE AUTOLAVAGGI IRREGOLARI

Sottoposti a sequestro cinque autolavaggi non in regola con le normative in materia di tutela dell’Ambiente. Individuati 4 lavoratori in nero di cui uno minorenne. Nel corso di specifica attività operativa a tutela dell’ambiente i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Cassino, hanno dato seguito a mirati accertamenti esperiti nei confronti di numerosi esercizi commerciali, esercenti l’attività di autolavaggio, in relazione ai quali erano stati raccolti concreti elementi che inducevano gli investigatori a ritenere che le attività venissero condotte in spregio alla vigente normativa sulla tutela ambientale e con impiego di manodopera in nero.

Dall’attività esperita dalle Fiamme Gialle della città martire è emerso la completa inosservanza della normativa inerente il trattamento delle acque reflue risultanti dall’attività di lavaggio delle auto, con la conseguenza che i liquami di risulta, ricchi di metalli pesanti e composti chimici tra i quali quelli dei prodotti impiegati per il lavaggio, invece di essere trattati attraverso gli impianti di depurazione, venivano direttamente sversati sul suolo pubblico e nelle fogne pubbliche con forte impatto sull’ambiente. Durante i controlli sono stati rinvenuti cospicue quantità di fanghi contaminanti, che, in assenza delle opportune predisposizioni per l’eliminazione dei residui tossici delle lavorazioni, si sono accumulati nel tempo, fino a rapprendersi, al punto che presso alcuni dei locali sottoposti a sequestro sono stati rinvenuti numerosi sacchi, contenenti grosse quantità di tale materiale, che venivano successivamente smaltiti dai titolari delle attività nei normali cassonetti della nettezza urbana.

Gli accertamenti compiuti, portavano ad individuare, inoltre, quattro cittadini di origine extracomunitaria utilizzati come manodopera in nero, tra i quali è emerso l’impiego di un minore. Quest’ultimo, un diciasettenne di origini egiziane, privo di documenti e permesso di soggiorno. L’attività si è conclusa con il sequestro penale di 5 esercizi commerciali e il deferimento all’Autorità Giudiziaria dei rispettivi titolari, tutti cittadini di origine egiziana tra i 26 e i 47 anni, per la violazione delle norme inerenti il testo unico sull’ambiente (ex art. 137 del D.Lsg. 152/2006), unitamente alle contestazioni amministrative delle violazioni in materia di lavoro sommerso e di quelle penali per il lavoro minorile di cui all’art. 4 L. 977/1967.