“A campagna elettorale ormai iniziata, appare fin troppo chiaro un elemento politico di notevole importanza per il nostro territorio. Sora ha perso una storica occasione. L’occasione di esprimere, finalmente, una candidatura (ma soprattutto dei programmi di crescita e sviluppo) frutto di quel clima di concertazione e serenità che era sul punto di nascere. Nonostante le premesse (e le promesse) prendiamo atto con dispiacere, dunque, che l’amministrazione comunale, che aveva fatto palesemente intendere il contrario, non ha più voluto trovare un punto di incontro con una componente numerosa e ben disposta al dialogo. In tal senso, è un incontrovertibile dato di fatto che, con l’obiettivo di promuovere una nuova stagione di unità politica e progettuale, abbiamo assistito al coraggioso e responsabile passo indietro fatto registrare da Enzo Di Stefano, cui è seguito l’altrettanto coraggioso passo in avanti di Alberto La Rocca, così come suggerito dallo stesso sindaco di Sora. A queste chiare e concrete dimostrazioni, tuttavia, non ha fatto seguito nulla, se non l’ormai proverbiale arroganza di chi crede di poter travolgere tutto e tutti come un treno in corsa e di raggiungere i propri obiettivi senza l’aiuto di nessuno. Naturalmente, le regole della democrazia ci dicono che chi ha la responsabilità di governare ha anche la facoltà di scegliere quale percorso intraprendere nell’interesse della comunità: le elezioni regionali, però, sono diverse. Stavolta si trattava di innalzare un vero e proprio muro di consensi a difesa della nostra gente, avevamo la possibilità di arginare con successo i carri armati che, contando su bacini di voti vastissimi, già affilano le armi per mettere in secondo piano le esigenze di Sora e del comprensorio. Chi poteva scegliere, invece, ha optato per una corsa in solitaria, e quindi molto rischiosa. E allora diventa lecito nutrire dei dubbi su tale scelta e su quale sia il risultato che si intende raggiungere, perché se effettivamente si ha a cuore il bene di Sora, non si capisce come mai ci si sia lasciati sfuggire questa grande occasione. Il nostro auspicio è quello che, comunque, il territorio possa trovare rappresentatività in Consiglio Regionale, anche se, vista la chiusura totale da parte dell’amministrazione, appare difficile che ciò possa avvenire grazie alle loro strategie. Da parte nostra, pertanto, continueremo a lottare ed impegnarci per individuare non tanto una persona, ma un progetto da condividere che metta al centro la difesa di Sora e del comprensorio e, soprattutto, che abbia reali possibilità di successo”.
I consiglieri comunali di Sora Massimo Ascione, Fausto Baratta e Enzo Petricca.