Lo sapevate che…secondo una leggenda, i giorni più freddi dell’anno sono detti “dì della Merla” perché…
L’origine di questo modo di dire risale a tempi antichissimi e molte sono le versioni che vengono tramandate attraverso tante leggende di origine contadina.
Una leggenda, forse la più popolare, narra che, tanto tempo fa, una merla dalle piume di un bianco candido come la neve e dal grande becco giallo, stanca di essere perseguitata dal grande gelo del mese di gennaio, che non aspettava altro che lei uscisse dal nido in cerca di cibo, per scatenare freddo e ghiaccio, decise di restare nascosta con tutta la sua famiglia per l’intero periodo invernale.
Uscì, dal suo nido, solo l’ultimo giorno del mese – che allora era il 28 – quando già si iniziavano a vedere i primi pallidi raggi di sole e qualche filo d’erba spuntare qua e là da sotto la neve.
Non appena fuori, iniziò a fischiare allegramente deridendo il povero gennaio e a vantarsi dello scampato pericolo.
Gennaio, infuriato ed offeso, chiese a febbraio 3 giorni in prestito, appunto il 29, 30 e 31, e scatenò una bufera di neve e gelo, tale da costringere la dissennata merla a ripararsi dentro un comignolo.
Il 1° febbraio, uscita dal riparo, scoprì che il colore delle sue piume era diventato nero di fuliggine, per questo motivo, narra la tradizione, da allora i merli sono neri.