Dal Comune di Sora riceviamo e pubblichiamo.
Informazioni inesatte e prive di un reale fondamento sono state diffuse oggi dal gruppo “Insieme per Sora” in merito alla ristrutturazione di Piazza Risorgimento.
È necessario, in primis, precisare che non c’è stato alcun esborso maggiore rispetto alla somma prevista per tali interventi che rientrano all’interno di una serie di opere che hanno interessato, oltre Piazza Risorgimento, anche San Lorenzo, l’intersezione Via Costantinopoli, Via Ferri e Via Cellaro. Si è trattato di un piano generale volto al superamento di problemi legati alla sicurezza stradale, all’abbattimento di forme di inquinamento acustico ed atmosferico. Si è cercato, inoltre, di garantire una migliore organizzazione della circolazione stradale e di recuperare aree di parcheggio a servizio delle numerose attività commerciali presenti. Grande attenzione anche al decoro urbano.
Questo progetto articolato si è classificato quarto quale “Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale” ed è stato, inoltre, ritenuto meritevole di contributo poiché le iniziative previste, tra le quali i lavori in Piazza Risorgimento, sono state valutate positivamente.
Il costo di tutti gli interventi previsti (Piazza Risorgimento e San Lorenzo, intersezione Via Costantinopoli, Via Ferri e Via Cellaro) ammontano a 346.542,45 euro dei quali 173.274,23 a carico dell’Amministrazione mentre la restante parte è stata finanziata con fondi ministeriali. La quota a carico del Comune è stata finanziata grazie a mutui già accesi per non gravare sulle casse comunali.
Si precisa, infine, che la ristrutturazione di Piazza Risorgimento ha avuto un costo pari a 133.467,42 euro di cui 66.7323,94 finanziati dal Ministero con il Fondo Nazionale per la Sicurezza Stradale ed i restanti 66.733,48 a carico del Comune con residui di mutui precedenti.
Si fa presente che i documenti ufficiali sono pubblici e consultabili previa richiesta. Invitiamo, come sempre nel rispetto della trasparenza e nella piena osservanza della legge 150, i mezzi di informazioni e le associazioni ad interpellare i competenti uffici comunali o l’ufficio stampa, prima di diffondere informazioni lesive dell’immagine del Comune.