Riceviamo e pubblichiamo:
Il legame tra le api e l’orso è ben noto e non solo perché quest’ultimo è ghiotto di miele, ma soprattutto perché la sua dieta onnivora è strettamente legata alle piante da frutto, per le quali le api svolgono un ruolo fondamentale nel processo di impollinazione. L’orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus, Altobello 1921) e l’ape mellifera ligustica o ape italiana (Apis mellifera ligustica, Spinola 1806) sono profondamente minacciati dalle alterazioni degli ecosistemi apportate dall’uomo. Se nel caso del plantigrado il rischio di estinzione è, purtroppo, concreto, nemmeno le piccole api se la passano meglio. Il loro decremento è un fenomeno preoccupante proprio per lo stretto rapporto che hanno con la vita sulla Terra. Per queste ragioni, Patagonia, il noto marchio di abbigliamento sportivo, e la Fondazione Tides hanno deciso di finanziare con 5.000 dollari (circa 4.500 euro) il progetto di Salviamo l’Orso “Il miele dell’orso” (The bear’s honey), scritto da Mario Cipollone, in collaborazione con le Dr.sse Angela Tavone, Samantha Lincoln e Nichola Ciera.
Il progetto è finalizzato a favorire la biodiversità degli ecosistemi attraverso l’acquisto di arnie e di sciami di api ligustiche e a ridurre i conflitti tra l’orso marsicano e le attività umane, una delle principali cause di mortalità e di potenziale scomparsa della specie, con la cessione agli apicoltori aderenti all’iniziativa di recinzioni elettrificate per prevenire danni da orso. Il miele delle arnie compenserà la mancata produzione degli apicoltori eventualmente danneggiati con la finalità di renderli più sensibili al bisogno di proteggere adeguatamente i propri apiari per una convivenza pacifica con il plantigrado, da considerare non più come un antagonista, ma piuttosto come il simbolo di un ambiente naturale incontaminato, valore aggiunto per la qualità del prodotto oltre che per la sua promozione commerciale e dell’identità storica, naturalistica e culturale del territorio di provenienza.
Stefano Orlandini, Presidente di Salviamo l’Orso, soddisfatto per questo ulteriore, significativo riconoscimento al lavoro dell’Associazione, ha dichiarato: “Si tratta di un progetto piccolo e concreto, com’è nello spirito di Salviamo l’Orso, che si basa sulla costruzione di un rapporto diretto, fiduciario e duraturo con alcuni apicoltori del territorio, con l’ambizione che si trasformi in un virtuoso modello di riferimento per quanti hanno la fortuna, talvolta erroneamente vissuta come un fastidio, di svolgere questa attività in un territorio, tra i pochi in Europa , che ancora ospita l’orso, questa specie carismatica e da sempre legata al genere umano ed al suo immaginario collettivo. Per il nostro bene dobbiamo riuscire a trovare un equilibrio sostenibile tra le attività dell’uomo e la natura – una natura che se vuole conservare tutte le proprie eccellenze non può prescindere dalla presenza delle api e dell’orso – ed è a questo obiettivo che Salviamo l’Orso lavora fin dalla sua nascita come dimostra anche il recente impegno della nostra associazione nell’area di Pettorano dove ad un progetto di convivenza tra l’orso e le locali piccole attività agricole e di allevamento abbiamo dedicato mezzi e risorse proprie. Il progetto denominato Bear Smart Community è stato implementato anche grazie all’apporto fornitoci da 15 studenti universitari inglesi che hanno usufruito di un progetto Erasmus organizzato da Salviamo l’Orso in collaborazione con l’Universita’ di Plymouth. Crediamo quindi che Il miele dell’Orso possa essere un ulteriore successivo passo per promuovere la convivenza tra uomimi ed orsi in Abruzzo..”
Per sostenere questo progetto ed estenderlo ad altri apicoltori si possono effettuare donazioni per l’acquisto di arnie e recinzioni elettrificate seguendo le indicazioni al link http://www.salviamolorso.it/progetti/donazioni/, mentre per maggiori informazioni potete scrivere a info@salviamolorso.it.