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MARTINA SPERDUTI (FI – AN): “DOMENICA GIORNATA MONDIALE PER LE VITTIME DELLA STRADA”

Da Martina Sperduti, responsabile nazionale SUAV Fratelli d’Italia – AN, riceviamo e pubblichiamo.

Domenica 15 novembre 2015 sarà celebrata in tutto il mondo la Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada. Quest’anno ricorre il ventesimo anniversario della Giornata mondiale, proclamata, per la prima volta, nel 1995 dalla Federazione europea vittime della strada. Il suo fondatore, il prof Marcel Haergi promosse questa iniziativa e si battè perché anche le istituzioni internazionali e nazionali la riconoscessero con delibere.

Le Nazioni Unite, con risoluzione 60/5, adottata dall’Assemblea generale il 26 ottobre 2005, ha stabilito che la terza domenica di novembre si celebrasse la Giornata mondiale della memoria per le vittime della strada. E quindi quest’anno ricorre il decimo anniversario da quando anche le Istituzioni di tutto il mondo la celebrano. Sarebbe importante che anche lo Stato Italiano la riconoscesse e si impegnasse a celebrarla, ogni anno, anche nelle scuole di ogni ordine e grado.

Importante sarebbe anche se il Governo e il Parlamento italiano potessero rappresentare l’Italia in questo importante consenso. E’ un fatto importante, non solo simbolico, che organizzazioni economico sociali ed Istituzioni in tutti i paesi del mondo si trovino insieme per stringere un “patto d’azione” comune contro la violenza stradale. Nel mondo ogni anno gli incidenti stradali uccidono 1,3 milioni di persone e ne feriscono oltre 50 milioni.

I danni alle cose e alle persone determinano un costo compenso tra 1,1% e il 3% del prodotto interno lordo mondiale. Alle tendenze attuali, gli incidenti stradali diventeranno la quinta causa di morte nel mondo. Per contrastare questo devastante fenomeno l’ONU e la Organizzazione Mondiale della Sanità e oltre 100 ONG hanno lanciato un programma per il decennio 2011-2020 che propone a tutti i Paesi cinque linee di azione per migliorare la sicurezza stradale.

  1. AZIONI DI GOVERNO

Definire una strategia complessiva per la riduzione degli incidenti e creare un organo di coordinamento, valutazione e controllo. Assicurare adeguati finanziamenti. Creare sistemi di monitoraggio e valutazione dei risultati raggiunti.

  1. STRADE E TRAFFICO

Mettere in sicurezza le strade ad alto rischio per tutti gli utenti della strada. Promuovere una pianificazione urbana orientata alla mobilità sicura e sostenibile. Soddisfare le esigenze di tutti gli utenti della strada.

  1. VEICOLI

Incoraggiare lo sviluppo di nuove tecnologie per migliorare la sicurezza stradale dei veicoli e accelerarne la diffusione nel mercato.

  1. UTENTI DELLA STRADA

Creare programmi integrati di informazione, sensibilizzazione e prevenzione per migliorare i comportamenti alla guida degli individui, per aumentare l’uso delle cinture di sicurezza e del casco, per contrastare la guida in stato di ebbrezza e la velocità eccessiva.

  1. ASSISTENZA ALLE VITTIME

Migliorare l’assistenza post-incidente e rafforzare i servizi sanitari alle vittime della strada.

A poche settimane dall’approvazione da parte della Camera del disegno di legge che introduce il reato di omicidio stradale, il Dipartimento Tutela Vittime di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, insieme all’associazione italiana familiari vittime della strada, rivendica la necessità di importanti modifiche. Ad esempio, escludere il dimezzamento automatico della pena se c’è concorso della vittima. Oppure per la guida distratta dall’uso di dispositivi elettronici ostacolarne l’utilizzo anche prevedendo una pena congrua. Ancora, per l’omicidio stradale con colpa lieve, innalzare il minimo della pena. La caratteristica più irrilevante del testo approvato dalla Camera è che l’omicidio stradale colposo diventa reato a sé e viene sanzionato con un aggravamento delle pene, nel caso in cui venga commesso sotto l’effetto di droghe o alcol. Nell’ipotesi di base, quando cioè la morte sia causata violando il codice della strada, la pena resta quella già prevista oggi (da 2 a 7 anni). In realtà, la sanzione è aumentata nei casi più gravi e può arrivare a 18 anni di carcere. Purtroppo si tratta di pene pur sempre irrisorie di fronte alla perdita della Vita. E il grido di dolore per la morte del proprio caro, si unisce a quello della certezza della pena e della sete di giustizia. In questa terza domenica di novembre, Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada, come responsabile Nazionale del Suav, chiedo pochi momenti di riflessione.

Quanti di noi mentre sono al volante sbirciano il display del cellulare? Guidare a 110km orari in autostrada e guardare il monitor del telefonino per controllare chi sta chiamando, per tre secondi, equivale a percorrere 90 metri bendati. Piccole distrazioni che mettono in pericolo noi stessi e gli altri. A volte, anche se con dolore e amarezza, vorrei che le vite spezzate fossero un monito per tutti coloro che si mettono alla guida con leggerezza.

Diceva Andy Warhol: “La vita è troppo breve per prendersela per uno stupito errore”.