Un altro impegno mantenuto dalla Comunità Monastica di S. Domenico Abate di Sora. Infatti giovedì 17 gennaio 2013, alle ore 17.30, presso l’Abbazia, nella Sala “Riccardo Courrier”, verrà presentato il volume:”La tradizione storica di S. Domenico di Sora. Iconografia Fonti Luoghi”. La pubblicazione contiene gli “Atti” dei Convegni del “Millenario” di fondazione dell’Abbazia (1011 – 2011). Un libro veramente ricco di contenuti religiosi, culturali, storici, artistici,umani e sociali. Della copertina del libro è artefice il maestro d’arte Gabriele Pescosolido che ha utilizzato una foto di Nicola Giuseppe Smerilli,scattata appositamente. L’opera, curata dal preside Luigi Gulia, sarà presentata da Paolo Golinelli, Professore ordinario di Storia Medievale,presso l’Università di Verona. Il lavoro contiene la prefazione di Mariano Dell’Omo,l’introduzione di Federico Farina, Sante Bianchi,Felice Calò e gli scritti di Faustino Avagliano,Giovanna Coppola,Luigi Gulia, Stefania Mezzazappa e di John Howe tradotto da Angela Bianchi. Come curatore dell’opera, il preside Luigi Gulia in una nota ha affermato:“Sono raccolte in questo volume le relazioni presentate nei convegni di riflessione storica promossi nel Millenario della fondazione dell’Abbazia di San Domenico di Sora, che la tradizione fa risalire all’anno 1011. Il titolo del libro conferisce unità tematica alle parti che lo costituiscono: il valore e il significato della prima ricognizione iconografica del Santo; il complesso itinerario critico delle fonti agiografiche (il testo integrale latino della Vita di Sora è riproposto con traduzione a fronte); la fisionomia dei luoghi e del paesaggio nei quali Domenico abate ha lasciato viva impronta della sua testimonianza spirituale e della sua azione pastorale. Il saggio di John Howe su Baronio e san Domenico arricchisce il volume di un contributo recente dello storico americano autore della biografia critica del Santo oggi più accreditata”. Ecco invece, due passi tratti dalla prefazione di dom Mariano Dell’Omo, monaco di Montecassino, professore di Storia del Monachesimo occidentale nel Pontificio Ateneo S. Anselmo, nonché di Paleografia e Diplomatica nella Pontificia Università Gregoriana:”La tradizione storica di S. Domenico di Sora è strettamente connessa con l’ambiente spirituale e culturale di Montecassino nel pieno dell’età desideriana (1058-1087), quando all’esemplarità e vitalità del rinnovamento artistico ed architettonico impresso dall’abate Desiderio all’antica abbazia, corrisponde specularmente un’intensa produzione letteraria, dalla quale emerge tutta la pluriforme ricchezza degli orientamenti religiosi, ecclesiastici e politici con i quali di volta in volta i monaci e letterati cassinesi di quel tempo seppero interpretare il ruolo epocale che la storia assegnava alla domus cassinese nel momento della riforma della Chiesa e della sua sofferta tensione ad una ripristinata libertà nel conflitto tra Sacerdotium e Imperium…In Domenico come in altri esponenti della storia monastica europea dei secoli XI-XII, eremitismo e cenobitismo, monachesimo tradizionale e fondazioni più recenti, in una parola antico e nuovo monachesimo erano quindi compresenti e operanti nel medesimo periodo», talché il paradigma orientale del deserto si fa luogo isolato, monte, bosco, distesa pianeggiante, ma pur sempre con addentellati nelle comunità e nei centri abitati vicini”.