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“I GIORNI DELLA BANDIERA”, POESIA DI MARIA ANTONIETTA REA

Riceviamo e pubblichiamo volentieri la poesia “I Giorni della Bandiera”, scritta da Maria Antonietta Rea e ispirata, oltre che dalla ricorrenza del 4 Novembre, dalla bandiera che, fino a pochi giorni fa, sventolava sulla collina della Madonna delle Grazie. Il forte vento non le ha dato scampo e, ci scrive Maria Antonietta Rea, è diventata nel tempo un’amica che le dava compagnia e che è riuscita a ‘scappare’.

I GIORNI DELLA BANDIERA

Si stende fiera,
la bandiera,
svolgendosi intera.
È viva, nei giorni,
sotto colpi di vento.
*******
La luna calante
le mette un abito da sera,
ma dal basso
si staglia nera,
ballando solo
per l’ultima stella,
l’unica che vede
quanto è bella.
*******
Si spiega nell’aria lenta e maestosa
calibrando il suo lancio,
segue l’orbita di un lazo
piantata sullo spiazzo.
Imponente svolge il battente,
regolare
come battito
di cuore pulsante,
ritma a tempo
la musica del vento.
*******
Bagnata di brina
si scioglie, svogliata
la mattina.
Si veste di sole,
riprende vigore
scalpitando nell’aria
in rapida
ascensione.
*******
Il fiume è un lago d’olio.
L’aria ferma disegna
sull’acqua riflessi meticolosi e
un magico cerchio sotto il ponte.
Lei è ala spiegata,
mano aperta
che accarezza un’invisibile arpa.
Finalmente il vento giusto!
Come una vela gonfia d’aria
sfila via,
lanciando lontano i colpi
dei lembi.
Il cielo è mare aperto,
se non fosse al suo braccio inchiodata.
Dopo lo sforzo, senza lo strappo cercato,
si affloscia delusa sul suo ormeggio.
*******
Aria di tempesta.
Inquieta
frusta di schiocchi vibranti
il vuoto.
Il fiume è un nastro d’opaco acciaio
sotto il cielo.
Turbina in alto, come elica.
Si torce come fiamma accesa
sul monte,
quando lotta con la pioggia.
Discinta dalle folate,
cadenza con rabbia, le bordate,
ma tirando per volare via
scende solo di mezz’asta.
*******
Pesante di pioggia,
svuotata da ogni forza,
è uno straccio appeso
tutt’uno con la lancia.
Non si riprende oggi,
anche se il sole l’asciuga
impigliata com’è tra le sue funi.
Solo la gazza, vedendola abbattuta,
vola sul puntale brillante,
osando, impudente.
*******
Ecco, rialza la testa,
resta dritta
là in alto,
sola nella lotta,
fino a che di lei
non resterà un brandello,
sul suo campo di battaglia:
un pezzo di cielo.
*******
M’ ossessiona questa bandiera!
M’assomiglia!
Va’ come il tempo,
e pur lottando per volare via,
cinghie la trattengono.
*******
Ma un giorno
un vento inaspettato,
la squarcia di netto
e la porta via.
Di lei resta un nastro vibrante
attaccato all’asta
ed un rimpianto
che mi devasta.

Maria Antonietta Rea