L’Assemblea Consortile dell’Aipes ha approvato all’unanimità il Regolamento per l’affido familiare di minori. Si tratta di un importante documento a sostegno dell’accoglienza familiare, espressione della solidarietà primaria. “L’affido etero-familiare – si legge nel regolamento – consiste nell’inserire temporaneamente un minore in un nucleo familiare diverso da quello originario”; “Lo scopo generale dell’affidamento –si legge ancora nel regolamento – è di garantire al minore, temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo, il diritto di crescere all’interno di un nucleo familiare, nelle condizioni migliori per un sano sviluppo psico-fisico, in alternativa ad un inserimento in struttura comunitaria di tipo familiare”. Un documento articolato quello approvato in assemblea – che si è riunita per esaminare e approvare il bilancio d’esercizio 2014 e il bilancio di previsione 2015 (entrambi approvati all’unanimità); approvando inoltre la proposta avanzata contestualmente dal sindaco di Sora che fissa al 30 giugno le elezioni per il rinnovo dei rappresentanti dell’assemblea Aipes – suddiviso in tre parti: finalità e soggetti; competenze ed organizzazione degli interventi di affidamento familiare; definizione dei contributi.
“E’ un passo avanti importante per l’Aipes che attua l’affidamento familiare allo scopo di garantire al minore le condizioni migliori per il suo sviluppo psico-fisico, qualora la famiglia di origine si trovi nell’impossibilità temporanea di assicurarle. La famiglia – ha spiegato il presidente dell’assemblea consortile, il sindaco Sergio Cippitelli – è il luogo privilegiato in cui il bambino cresce e sviluppa le proprie potenzialità. Relazioni, protezione e sicurezza, sono elementi indispensabili al minore per costruire la propria identità, il proprio modo di rapportarsi con il mondo esterno per realizzare le proprie aspirazioni. Quando la struttura familiare, i genitori o coloro che ne svolgono le funzioni, si trovano per qualche motivo – fisico, economico, psicologico, culturale, ambientale – in difficoltà a svolgere le proprie funzioni, si rendono necessari interventi di tutela del minore e di sostegno alla famiglia come questo”. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi agli uffici amministrativi dell’Aipes oppure interpellare il sito internet dove è pubblicato, in forma integrale, il regolamento.