Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa di Sinistra Unita Sora, a firma di: Giovanni Tedeschi,
Mario Lilla, Luigi Pede, Paolo Ceccano, Giuseppe Di Pede, Marco Urbini, Giovanni De Gasperis, Annamaria Bellisario, Bruno La Pietra.
La rassegna a mezzo stampa del teatrino mediatico della politica per quanto ci possa lasciare indifferenti a volte sollecita almeno una precisazione di ordine concettuale, ci sobbarchiamo, quindi, questo onere non per assumere una parte sulla scena quanto piuttosto per il dovuto rispetto informativo nei confronti della città. Siamo mossi dal profondo convincimento che è urgente distinguere la Politica dalla rappresentazione della politica. Precisiamo subito che per noi il senso della Politica è connesso con la capacità di mobilitare la coscienza sociale dei cittadini. Intendiamo con questa espressione l’adesione di ogni cittadino ai processi di individuazione, sviluppo e formulazione delle decisioni riguardanti la cura o governo della cosa pubblica. Questo processo richiede intelligenza, intuizione, cultura e capacità elaborativa che non si improvvisano, cioè il cosiddetto agire dal basso, operato cioè da persone che nella fatica del vivere quotidiano, nell’ essere cittadini, trovano lo slancio per attivare questo processo di mobilitazione verso la maturazione della coscienza civile. L’organizzazione di questo processo è per noi il senso della militanza politica. Questo conferisce a ciascuno l’autorevolezza basata sulla dedizione a questa idea dell’impegno politico.
Quindi di fronte alla domanda: che cosa è la Sinistra? La risposta è tutta in questa idea appena esposta. La distinzione fra la politica e la rappresentazione teatrante della politica è immediata. Chiunque sia parte attiva di questo processo che incarna la Sinistra non ha bisogno di autoproclamarsi mediaticamente di “sinistra” perché lo è per libero riconoscimento pubblico. Al contrario, l’autoproclamarsi affinché di tanto in tanto si possa far capolino sulla stampa locale per poter dire: “ci sono anch’io!” è un modo di fare tutto interno alla rappresentazione politica teatrante. Ma la coscienza civile esige rispetto della dialettica politica cittadina per cui la conclusione è immediata: chi è fuori dal percorso di formazione della proposta politica della Sinistra cosi come essa stessa ha come valore fondante è estraneo anche a qualunque ipotesi di proposta politica anche elettorale. Le autoproclamazioni hanno solo la funzione di scegliersi una parte da recitare nella politica mediatica.
Da più di un anno le varie componenti della sinistra cittadina si incontrano per discutere e individuare soluzioni, per essere alternativi ai vari potentati cittadini, i vecchi e i nuovi che vanno nascendo sotto varie e diverse sigle mistificatorie. La sinistra si autoesclude da ogni processo che non sia eticamente e programmaticamente coerente con i propri valori e disconosce ogni tentativo di farla apparire divisa e frammentata. Mai come adesso le varie anime della sinistra sono congiuntamente impegnate alla ricerca di soluzioni per la città e non per la spartizione di luoghi di potere. E questa triste tendenza, alimentata da personaggi che da sempre pescano nelle torbide acque del clientelismo relazionale, ha condannato questa città ad essere immobile e muta nel tempo.