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SORA – SI CONCLUDE IL PRESIDIO PRO OSPEDALE. E IL SINDACO NON C’E’. [LE FOTO]

Pochi cittadini presenti e, soprattutto, il Sindaco assente. Potrebbe sintetizzarsi così la manifestazione di chiusura del presidio durato tre giorni in Piazza Santa Restituta, organizzato dall’Associazione Dipendenti Ospedalieri, contro il rischio chiusura di alcuni reparti.

Come leggere questa iniziativa?

Innanzitutto, come un fallimento della politica. Laddove non ci sono rappresentanti territoriali che sappiano incidere nelle stanze giuste, ecco che un territorio – nel tal caso il nostro – e i suoi servizi, finiscono sotto il fuoco di fila dei tagli, magari a vantaggio di altri. Non è la prima volta che l’ospedale di Sora finisce nell’occhio del ciclone, per via di scelte penalizzanti che lo hanno ridotto ai minimi termini, nonostante le evidenti potenzialità strutturali ed una storia – ripercorsa questa sera dal dott.Augusto Vinciguerra – centenaria.

E’ toccato – ancora una volta – ai dipendenti della struttura sanitaria rimboccarsi le maniche e richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su un tema che riguarda tutti. Ma con quali risultati? Le ultime due settimane sono trascorse con una sorta di spada di Damocle sul collo dei reparti di Pediatria, Ginecologia e Cardiologia, di cui è stata paventata la chiusura da parte degli stessi medici responsabili, per mancanza di risorse umane.

Da tempo, questi reparti continuano ad operare grazie all’abnegazione del personale medico e non. Ma la situazione è divenuta ormai insostenibile, visti i turni massacranti che rischiano di produrre un inadeguato e forse anche pericoloso livello assistenziale per l’utenza. Il Sindaco, nei giorni scorsi, ha ripetutamente gettato acqua sul fuoco sostennedo di aver ricevuto ampie rassicurazioni dalla manager di Frosinone circa il prosieguo della ‘normale’ attività dei reparti.

Sì, ma a quale prezzo? Basta, al signor Sindaco, sapere – con una telefonata fatta alla dott.ssa Mastrobuono – che verrà mandato un medico in più per reparto per consentire a quelli in servizio di tirare un pò il fiato? Il Sindaco Ernesto Tersigni – che fece lo sciopero della fame e poi approvò l’atto aziendale ed oggi era assente alla manifestazione – è consapevole che il personale medico opera allo stremo delle forze e che questa situazione, prima o poi, in un modo o nell’altro, imploderà? Vogliamo aspettare che – come si dice – ci scappi il morto (e speriamo che questa resti una espressione figurata!)?

Dov’era oggi il Sindaco, da non ritenere necessario, anzi superfluo, metterci la faccia? Peraltro, nessuno dei ‘suoi’ si è presentato alla manifestazione, quasi a ‘snobbare’ l’iniziativa. Presenti, invece, i consiglieri comunali Massimo Ascione, Roberto De Donatis, Giacomo Iula e Antonio Farina. Presenti anche esponenti del Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia. Assenti i Sindaci del Distretto C (gli stessi che qualche tempo fa si dicevano pronti a dimettersi), fatta eccezione per il Primo cittadino di Arpino, Renato Rea.

In conclusione, quale scopo è stato raggiunto? Se è tutto a posto, allora il presidio non sarebbe stato nemmeno necessario. Se non lo è, l’Amministrazione comunale ha lasciato i cittadini da soli. Delle due, l’una. E, francamente, questo ‘gioco’ non ci piace.