Attraverso il suo profilo personale su Facebook, il Consigliere comunale di Sora Roberto De Donatis espone il suo punto di vista sulla riunione della massima assise di ieri sera, che ha visto come tema centrale la questione Gosaf. Da De Donatis arriva un nuovo, durissimo attacco al Sindaco Tersigni dal quale, dice “ci saremmo aspettati un briciolo di assennatezza”.
“L’aspetto più rilevante del Consiglio Comunale tenutosi ieri sera erano le comunicazioni del Sindaco sull’affaire Gosaf. L’opposizione, ma direi l’intera città, si aspettava delle risposte in merito alla perniciosa gestione dei tributi da parte di Gosaf e sulla nota a dir poco stonata di un Presidente del Nucleo di Valutazione del Comune di Sora, eletto dal Sindaco quando era un membro del Consiglio di Amministrazione di Gosaf e non dimessosi quando addirittura è stato nominato Amministratore unico della stessa Gosaf.
Ci saremmo aspettati un briciolo di assennatezza da parte del Sindaco nel riconoscere l’inopportuna elezione e le mancate dimissioni e un giudizio tranchant contro questa azienda che è sotto procedura di amministrazione controllata dall’autorità giudiziaria per aver commesso reati penali di appropriazione indebita di soldi pubblici in varie realtà locali dove si è insediata nella gestione dei tributi. Invece in modo a dir poco surreale Il Sindaco ha avviato le sue comunicazioni partendo dall’affermazione che l’opposizione ha solo detto cose false, che il Comune e gli uffici monitorano con costanza la gestione Gosaf, contestando ogni cosa in modo opportuno e che nel frattempo Gosaf sta per essere rilevata da un’altra società, tale DIAP, con sede in Cardito (Napoli).
Di fatto smentendo se stesso in aperta contraddizione su diversi passaggi messi in risalto dalla minoranza nel contraddittorio scaturito dalle sue comunicazioni, ma andiamo con ordine:
Nessun dubbio che Gosaf sia una società sotto inchiesta per gravi reati contro l’interesse pubblico commessi negli stessi ambiti gestionali che caratterizzano il rapporto tra Gosaf e Comune di Sora;
Nessun dubbio sull’appropriazione indebita di denaro pubblico da parte di Gosaf, in almeno uno dei conti correnti postali di cui la minoranza è venuta in possesso, con vaglia postali (soldi nostri per intenderci) usciti da quel conto verso chissà dove, certamente non verso le casse comunali;
Nessun dubbio che l’attuale amministratore unico di Gosaf era nel 2013 già membro del Consiglio di Amministrazione Gosaf, quando il Sindaco con proprio atto lo nominava Presidente del Nucleo di Valutazione del Comune di Sora, giusto qualche mese prima dell’affidamento della riscossione coatta dei tributi comunali proprio a Gosaf;
Nessun dubbio che oggi nel nostro Comune l’Amministratore unico di Gosaf sia anche il Presidente del Nucleo di Valutazione del nostro comune con compiti di valutazione dell’operato dei vari settori amministrativi del comune e delle relative dirigenze e posizioni apicali.
Ma non ci sono nemmeno dubbi sul fatto che sia il Capitolato d’oneri, facente parte degli atti di gara, che il contratto sottoscritto dal Comune con Gosaf davano ampia facoltà al Comune di applicare tutta una serie di correttivi, una volta accertate le gravi inadempienze commesse da Gosaf: dalle penali, all’avvio della procedura di decadenza incamerando per il comune i soldi della cauzione (che poteva essere immediato in ragione dell’illeicità del comportamento gestionale della società) fino alla risoluzione del Contratto.
Queste evidenze dimostrano che il comportamento del Comune in questa vicenda è stato, a nostro avviso, passivo ed inerte, andando incontro ad una nuova gestione (la DIAP di Napoli, come detto in precedenza), che non convince in quanto diretta emanazione della precedente.
E mentre il caldo torrido caratterizza questo scorcio di estate con incidenti purtroppo anche gravi, mentre bisogna alzare la guardia per produrre le necessarie osservazioni al disgraziato iter dell’efficientamento della Pubblica illuminazione (600.000 e passa euro per 20 anni), mentre lo sbarramento sul fiume Liri è diventato ricettacolo di ogni porcheria organica, inorganica e aggiungerei etica, mentre i cittadini assistono inermi all’indecoroso cartellone che chiama ViviSora una città trasformata in uno scenario di un film di Romero, si muove nella città un’energia che deve confluire in un grande progetto senza padroni per tornare a parlare di futuro #sora2016.
Roberto De Donatis Consigliere Comunale di Patto Democratico per Sora