Da Natalino Coletta, di Patto Democratico per Sora, riceviamo e pubblichiamo.
“Grande preoccupazione destano i contenuti della lettera indirizzata al Sindaco di Sora da parte del M5S, circa l’inquinamento di alcuni campioni di terreno prelevati a Tofaro ed analizzati da ARPA Lazio .
Preoccupazione, ma anche grande rabbia in chi, come me, ha dal Novembre del 2013 sollecitato la massima attenzione su questa problematica, ci siamo battuti per sollecitare a più riprese una campagna di rilievi da effettuare con il georadar, strumento che la comunità scientifica individua come il solo in grado di individuare le aree con sospetto interramento di rifiuti dall’alto potenziale tossico e nocivo.
Il 16 Aprile del 2014 avevamo ricevuto a mezzo stampa un impegno del Sindaco il quale dichiarava pubblicamente: manca soltanto la verifica con un georadar e poi tireremo le somme; purtroppo tale impegno è rimasto ormai lettera morta da più di un anno.
Evidentemente in tal senso ha prevalso in giunta la posizione dell’assessore col pennacchio, colui che, indossata l’alta uniforme da vicesindaco, si è rilevato fin da subito una vera e propria delusione, probabilmente ha ben altro a cui pensare, altro che interessarsi della salute dei suoi concittadini.
Ma qui il problema non è solo quello di evidenziare l’ormai nota incapacità di questi amministratori, cosa ormai di dominio pubblico, bensì quello di prendere atto che la loro inerzia nell’affrontare tali problemi ha risvolti pesantissimi, perché parliamo della pubblica incolumità.
E’ grave oltre misura il loro comportamento dormiente, salvo poi svegliarsi dal coma profondo e scoprire che la città è sporca oppure come in questo caso addirittura inquinata; ad ogni modo per quanto ci riguarda, questa è l’ultima volta che sollecitiamo l’amministrazione comunale ad impegnarsi concretamente circa la risoluzione di questo grave problema, dopodiché aspetteremo pazientemente le prossime elezioni comunali: poi di certo incaricheremo noi un buon geologo munito di georadar per gli accertamenti del caso”.