Dalla Regione Lazio, apprendiamo quanto segue:
Un accordo per rilanciare e sostenere la compagnia dei Monti Lepini, l’associazione nata nel 1999 per guidare il processo di sviluppo dell’area dei Monti Lepini: dall’economia al turismo, dalla cultura ai piani di sviluppo innovativi, sostenibili e compatibili con le vocazioni naturali dei territori.
Un protocollo con cui dare un nuovo impulso a una felice intuizione di più di 15 anni fa, e in maniera nuova. L’obiettivo è lavorare insieme su piattaforme territoriali e piani di sviluppo innovativi, sostenibili e compatibili con le vocazioni naturali dei territori. Un modello virtuoso che potrà essere esportato anche in altre aree del lazio: e attraverso il quale la Regione inaugura una nuova fase del rapporto tra la Regione e le realtà del territorio.
La Regione mette a disposizione risorse concrete con un finanziamento di 200 mila euro per il 2015 e un apposito stanziamento nel bilancio pluriennale 2016-2018. L’obiettivo è sempre lo stesso: sostenere la capacità dei comuni di stare assieme e potenziare lo sviluppo del territorio.
Una solida base di sviluppo, che potrà crescere con fondi Ue. C’è una solida base di sviluppo, anche grazie all’interlocuzione con la cabina di regia sui fondi Ue. Il cuore del disegno è in un’azione integrata di sviluppo turistico e culturale. Una strategia in piena sintonia con quella che propone la Regione, in cui vincono i sistemi in grado di organizzare un’offerta molteplice, esperienze di viaggio complete, dalla cultura alla ristorazione, e che siano coerenti con la vocazione e con i punti di forza dei territori.
Ecco alcuni esempi del lavoro che sta andando avanti:
La via Francigena del sud. È un perfetto esempio di che cosa può fare un territorio per essere più forte come sistema turistico-culturale. Attorno a un elemento fortemente identitario è infatti possibile organizzare un’offerta fatta di servizi, strumenti di comunicazione e informazione. Proprio per questo la Regione ha sostenuto con 45mila euro il progetto “Papi, santi ed eroi lungo la Francigena del sud”.
Sistemi di accoglienza diffusi. La Regione sta lavorando su nuove modelli innovativi di accoglienza che siano adeguati a questo territorio: a breve saranno varati i regolamenti su alberghi diffusi e strutture ricettive extralberghiere.
A Sezze uno sportello per i fondi Ue. La Regione sta portando l’Europa sui territori, anche con una rete di sportelli che costituiranno un canale di dialogo diretto con la regione. I sistemi locali, le imprese e i cittadini devono poter intercettare le opportunità offerte dalla programmazione unitaria.