Il BLUE JEANS spegne le candeline. Era il 20 maggio 1873 quando Jacob David e Levis Strauss ottennero il brevetto per questa particolare tipologia di jeans.
La prima idea venne fuori nel 1853, quando, in seguito alla scoperta dell’oro in California, Levi Strauss decise di aprire a San Francisco un negozio per vendere oggetti utili a lavoratori e “cercatori d’oro”. Comprò dei tessuti che utilizzò per fabbricare dei grembiuli da lavoro ma, poiché questi erano poco resistenti, Strauss provò a migliorarne le qualità utilizzando il denim, un tessuto resistente, pesante e di colore blu. Fu quando uno dei suoi clienti, un sarto di nome Jacob Davis, anch’egli fabbricatore di vestiti con il denim, si unì a lui che nacque il primo jeans denim, era il 20 maggio 1873.
Diversi nel tessuto da tutti i pantaloni fino ad allora in commercio e nel design, con il tipico taglio a cinque tasche, i blue jeans, da allora, hanno segnato la storia della moda, con un inarrestabile successo in tutto il mondo.
Tra le tappe fondamentali che hanno portato al successo questo intramontabile capo di abbigliamento, ricordiamo la Seconda Guerra Mondiale, con i soldati americani in blue jeans durante il fuori servizio; il modello d’eccezione James Dean nel film “Gioventù bruciata” del 1955; ed infine l’era dei figli dei fiori negli anni Settanta.
Il blue jeans è un capo in continua evoluzione e sempre sulla cresta dell’onda; nonostante il repentino cambiamento delle mode e delle epoche, il mercato del denim non conosce crisi. Non ci resta, dunque, che fare gli “auguri al blue jeans”.