Sono scossi i cittadini sorani, non dal terremoto di questa notte, ma dai gravi fatti avvenuti negli ultimi giorni in città. Dopo l’arresto di uno del presunto terrorista di Al Quaeda, da anni residente a Sora e dopo il fermo di un ragazzo di origine straniera che sabato avrebbe importunato una ragazzina e suo padre in pieno centro, i sorani non si sentono più al sicuro.
“Pensavo che Sora fosse uno dei pochi paesi rimasti dove poter far crescere i nostri figli al sicuro ma ad oggi mi sento ospite in casa mia e non mi sento tutelato dalle autorità“, ha dichiarato un cittadino.
“Sabato sera non c’era nessuna volante della polizia disponibile in città” ha lamentato un’altra signora che avrebbe contattato il Commissariato locale per segnalare la presenza di un’auto con al volante un giovane, probabilmente ubriaco, che stava seminando il panico lungo viale San Domenico. “Se nessuno fa niente, noi non possiamo sentirci al sicuro nemmeno dentro casa” ha continuato la donna.
L’incremento della criminalità locale e straniera, l’aumento di furti, di atti di vandalismo e di episodi di violenza, dunque, preoccupano l’intera comunità. D’altra parte, le Forze dell’Ordine cercano di fare il possibile per tutelare i cittadini, ma lamentano una carenza di personale, della quale non possono ritenersi responsabili.
La speranza di molti, però, è che il malessere generale non si trasformi in una caccia alle streghe nei confronti dell’intera comunità straniera residente in città.