Dal Comitato civico Art. 32, a firma dei portavoce Pintori e Damiani, riceviamo e pubblichiamo.
Ieri pomeriggio, presso la sala Latini del Consiglio Regionale, si è svolta davanti alla Commissione Sanità della Regione l’audizione del Direttore generale dell’A.S.L. di Frosinone. Tra i cittadini che hanno assistito ai lavori della Commissione, per Sora, era presente una delegazione del “Comitato Civico Art.32”, oltre ad una del Meetup “Amici del MoVimento 5 Stelle Sora”. Dispiace constatare che, nonostante il tema sia sentito dalla popolazione, non erano presenti rappresentanti istituzionali o di forze politiche sorane.
Lo svolgimento della seduta è stato vivace e surreale, basti pensare che i membri della Commissione non hanno ricevuto in tempo utile, per poterla esaminare con la dovuta attenzione, la documentazione oggetto dei lavori. Inoltre, durante lo svolgimento della seduta è emerso che l’Atto Aziendale era stato modificato dalla Direzione Generale il giorno prima dell’audizione, di conseguenza il documento era diverso (non si conosce il contenuto delle modifiche) da quello votato dalla Conferenza dei Sindaci. Si tratta di un modo di procedere che desta molta perplessità!
Perché convocare l’audizione per esaminare un Provvedimento così importante senza aver il tempo di studiarlo? Perché modificare l’Atto senza farlo riesaminare dai Sindaci e senza coinvolgere le parti sociali (Associazioni e Comitati)? Francamente, l’iter seguito si discosta dagli schemi precedentemente adottati e non sembra rispettoso delle prerogative delle istituzioni, in primis dei Sindaci, ma non ultima della stessa Commissione Sanità.
In merito all’ordine dei lavori si è aperta subito un’aspra diatriba: i Consiglieri Tortosa (della maggioranza), Barillari, Richini, Abbruzzese, Sbardella, Santori, e De Lillo (opposizione) hanno richiesto il rinvio proprio in virtù delle modifiche apportate dall’A.S.L.. sottolineando la necessità di un nuovo vaglio da parte dei Sindaci, prima dell’esame in Commissione. Nonostante ciò, i Consiglieri di maggioranza Buschini e Bianchi hanno chiesto al Presidente di proseguire con l’esame dell’Atto Aziendale per valutare se le modifiche apportate fossero significative o meno e, solo dopo, eventualmente inviarlo ad un comitato ristretto di Sindaci. Questa posizione è stata fortemente contrastata, soprattutto perché non vi è alcun motivo logico e giuridico di escludere anche un solo Sindaco. Tra i membri della maggioranza vi è chi ha sottolineato la necessità di far procedere celermente l’iter di approvazione dell’Atto Aziendale, non memore del fatto che la Regione, da loro amministrata, aveva concesso in passato varie dilazioni facendo slittare la conclusione del procedimento.
Infine, per cercare un punto di incontro tra le varie posizioni, sono stati interrotti temporaneamente i lavori. Alla ripresa della seduta, I Consiglieri hanno interrogato il membro della Commissione Tecnica, presente nella seduta, in merito all’importanza delle modifiche introdotte dall’A.S.L. nell’Atto Aziendale. Solo in quel momento si è venuti a conoscenza che la Commissione Tecnica aveva calendarizzato l’esame delle modifiche per il prossimo 30 marzo. L’informazione ha scatenato vibranti proteste dell’opposizione che ha ottenuto dal Presidente il rinvio della seduta al 31 marzo p.v..
Infine, il Consigliere Barillari del M5S, facendolo riportare nel verbale della seduta, ha chiesto alla Dott.ssa Mastrobuono se avesse ricevuto pressioni da parte di altri Consiglieri Regionali, la D.G. ha rassicurato di non aver ricevuto pressioni. A margine dell’intervento del Direttore Generale dell’A.S.L. è stato sentito brevemente il Direttore Amministrativo, che ha rappresentato la non facile situazione economica dell’Azienda, eredità delle passate gestioni. Tuttavia, non sembra che i provvedimenti assunti dall’Attuale Dirigenza stiano ottenendo risultati soddisfacenti. Eppure, i maggiori sacrifici, per rientrare dal Commissariamento della sanità, sono stati pagati proprio dalle provincie in favore di Roma.
Un ultimo appunto, tra le varie slides mostrate ve ne era una in cui erano indicati i nuovi posti letto che sarebbero stati attivati: 12 per il presidio Frosinone- Alatri; 10 per Sora, 75 per Cassino; per un totale di 97. Nell’Atto Aziendale votato dai Sindaci i posti letto da attivare erano 102, sui quali, tra l’altro, si era espressa una forte riserva perché sarebbero stati attivati con un provvedimento successivo all’Atto Aziendale in base al personale disponibile.