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GILBERTA PALLESCHI, LA FAMIGLIA PRONTA ALLA CONTRO-PERIZIA SULL’ASSASSINO. “NO ALL’INFERMITA’ MENTALE”

Non si fermano i familiari di Gilberta, sempre più determinati ad ottenere una giustizia esemplare, senza alcuno sconto di pena per l’assassino della donna, Antonio Palleschi.

Dopo aver saputo della perizia psichiatrica richiesta dai legali dell’uomo per il loro assistito e depositata alcuni giorni fa in Tribunale, la famiglia della vittima è passata al contrattacco. Tramite il proprio avvocato, i familiari di Gilberta hanno deciso di contattare esperti di fama internazionale che potrebbero affiancare la difesa nel caso in cui all’accusato venisse concesso l’accertamento psichiatrico.

L’accusa si prepara dunque ad un’eventuale contro-perizia nel fermo tentativo di voler dimostrare che ad Antonio Palleschi non possa essere concessa nessuna attenuante per infermità mentale.

Tra i nomi degli esperti, scelti dai familiari della vittima, spicca quello di Massimo Picozzi, psichiatra e criminologo divenuto famoso al pubblico del piccolo schermo per i suoi interventi in numerosi programmi di cronaca. Oltre a Picozzi, sono stati contattati alti due psichiatri, Giuseppe Bersani, e Fabrizio Lecher.

Sembrerebbe che una delle strategie difensive dei legali di Antonio Palleschi possa essere quella di dimostrar che, a seguito di un incidente stradale che lo ha visto coinvolto oltre dieci anni fa, facendolo finire in stato di coma, l’uomo abbia riportato problemi psichici che potrebbero averlo indotto a compiere il folle gesto.

Ma il legale della povera insegnante uccisa non ci sta e ricorda che l’accusato avrebbe tentato di aggredire un’altra donna che era, per sua fortuna, riuscita a scampare alla violenza, ancor prima che fosse coinvolto in quell’incidente. Un’ulteriore aggravante che, secondo la difesa, dimostrerebbe che all’omicida non possano essere concesse attenuanti in fase processuale.