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ACEA, OTELLO MARTINI: “NEGLIGENZE ED OMISSIONI. I CONSIGLIERI COMUNALI DI SORA CHIEDANO UNA SEDUTA APERTA”.

Da Otello Martini, riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera aperta, indirizzata ai Consiglieri comunali di Sora:

Il sottoscritto, rappresentante del Coordinamento Acqua Pubblica e presente da quasi un decennio nei Comitati e nelle Associazioni che chiedono a gran VOCE il ritorno all’acqua pubblica, desidera comprendere davvero, quanti di voi siano veramente interessati, ad approfondire il senso di tutto quello che è accaduto e che sta accadendo, da così troppo tempo, a danno della nostra Cittadinanza, dopo che ACEA S. p. A. ha preso l’onere di gestire la nostra rete idrica.

Io non so, quanti di Voi siano veramente a favore di questa assurda PSEUDO – gestione societaria, e quanti invece abbiamo compreso che la tutela della Cittadinanza sorana, sarebbe (ED E’) cosa ben più giusta e più meritevole di attenzioni!
Tale società infatti, agisce praticamente in regime di monopolio e abusando ampiamente dei suoi diritti, grazie ad una posizione dominante, ritiene di potersi comportare anche in maniera arrogante, andando ben oltre i poteri che per legge gli vengono conferiti e consentiti, tartassando villanamente tutti gli utenti in maniera vergognosamente invasiva!
Ma per chiarire al meglio quello che questa società riesce a fare e pretende di fare, ma che IN NESSUN PAESE AL MONDO GLI POTREBBE ESSERE CONSENTITO, bisogna analizzare ed evidenziare, passo per passo, le tappe di così tanti comportamenti inconcepibili e considerare al contempo, come sia stato possibile, che solo POCHISSIMI SINDACI DELLA NOSTRA PROVINCIA, si siano giustamente e sinceramente indignati, in difesa dei loro concittadini!

I costi dell’acqua al mt. cubo, non sono quelli che erano stati stabiliti quando ACEA S. p. A. vinse il bando di gara, ma nemmeno quelli derivanti dalla Tariffa Reale Media, corretta al ribasso, sulla base dell’offerta che in fase di gara lo stesso privato aveva avanzato, bensì quelli decisi successivamente, in sede unilaterale dalla medesima Società, favorita ampiamente dalla maggioranza dei Sindaci della Provincia, che allora erano i responsabili di ATO 5 !
Nulla di quanto è stato promesso e stabilito e controfirmato da ACEA S. p. A. nel 2003, alla stipula del Disciplinare Tecnico (e che corrispondeva di fatto a quanto l’ATO 5 chiedeva, per rendere credibile l’aumento della tariffa, che era stata a tal proposito determinata ) è stato poi rispettato e realizzato da questa società privata. Quindi non solo invasiva ed arrogante, ma anche inadempiente e bugiarda, perchè non ha mai rispettato nessuna delle progettualità, pianificate e da lei ben ratificate in quel contratto di gestione del lontano 2003 … però, le tariffe richieste e concesse a tale proposito le ha incassate fino ad oggi!
E poi, diciamocelo; ACEA S. p. A. gestisce di fatto (grazie a molti Sindaci latitanti o incompetenti … scusate gli eufemismi !) la bellezza di 200mila utenze nella nostra Provincia … avete mai provato ad immaginare, quanto può guadagnare una società come questa, se riesce ad incassare (illecitamente) SOLO CINQUE EURO IN PIU’, per ogni utente e per ogni trimestre?

Le fatturazioni di ACEA S. p. A. corrispondono ad una “contabilità stravagante e creativa” e vanno perfino aldilà dei famosi racconti evangelici, sulla “moltiplicazione dei pani e dei pesci”, mentre per converso, gli investimenti reali, a differenza di quelli ben più corposi che erano stati promessi, possiamo considerarli ampiamente disattesi da ACEA S. p. A. oppure totalmente mistificati e considerati come semplici compiti di routine, che andrebbero invece definiti normale manutenzione, anche perchè cambiare un tombino o chiudere una falla, non possono di certo essere considerati (salvo dimostrazione contraria) alla stessa stregua delle spese, fatte per realizzare un investimento!
Preferisco evitare, per ora, di farVi un elenco specifico, più completo, delle gravi e numerosissime negligenze ed omissioni, di cui si è resa responsabile ACEA S. p. A. grazie anche alle troppe disattenzioni dei Sindaci (sia quelli di allora che quelli di oggi) responsabili di ATO 5, in base a quelli che sono invece i veri e più che condivisibili contenuti di quel programma (definito Disciplinare Tecnico) perchè potrebbe risultare addirittura tedioso ed esasperante evidenziarne l’elenco.
Per non appesantire questa mia nota e per evitare la prolissità, tralascio quindi per ora di dire altre cose in merito.
Vi propongo però, di darmi il modo di spiegarvele in maniera più concreta e dettagliata (documentazioni alla mano) se proporrete UN CONSIGLIO COMUNALE URGENTE, STRAORDINARIO E DEMOCRATICAMENTE APERTO A TUTTA LA CITTADINANZA, per la data e per l’ora che preferite.