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IMU TERRENI AGRICOLI, QUADRINI: “AD ARPINO ALIQUOTA ILLEGALE”.

Dal consigliere comunale di Arpino, nonchè consigliere provinciale di Forza Italia, Gianluca Quadrini, riceviamo e pubblichiamo:

Ad Arpino, come sempre, l’improvvisazione amministrativa dell’Amministrazione REA segue una linea che è in disaccordo con quelle che sono le leggi dello stato.

Bisogna innanzitutto dire che, a seguito di questa scelta scellerata del governo Renzi di introdurre l’IMU sui terreni agricoli, gli amministratori di Arpino, per pulirsi la coscienza e far vedere che si stanno attivando gettando fumo negli occhi, prima hanno fatto ricorso al Tar contro questa tassa, e poi, però, contra legem, la sta applicando oltre il limite fissato dalla stessa legge.

Infatti la circolare/quesito del 03.02.2015 prot. N°2162 del Ministero delle Finanze, recita che:

“Per quanto riguarda, invece, il quesito di cui alla lett. b) sull’aliquota da applicare per la determinazione dell’IMU dovuta dai contribuenti, si deve fare riferimento al comma 692 dell’art. 1 della legge 23 dicembre 2014, n. 190 laddove dispone che “Nei comuni nei quali i terreni agricoli non sono più oggetto dell’esenzione, anche parziale, prevista dall’articolo 7, comma 1, lettera h), del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, l’imposta è determinata per l’anno 2014 tenendo conto dell’aliquota di base fissata dall’articolo 13, comma 6, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, a meno che in detti comuni non siano state approvate per i terreni agricoli specifiche aliquote” (e questo è proprio il caso di Arpino) .

Pertanto, visto che il Comune di Arpino non ha fissato in Consiglio Comunale l’aliquota IMU Agricola, ma nel maggio 2014 quando non si parlava di questa IMU, ha fissato solo quella degli altri immobili, però non è calzante con la problematica in essere, la stessa aliquota è fissata, quindi, per legge, allo 0,76% e non, come sta facendo l’ufficio Tributi, con una semplice comunicazione, al 1,6 % vessando oltremodo i cittadini in maniera impropria.

Molti Comuni hanno deliberato in Consiglio Comunale questa aliquota nell’anno 2015 ed alcuni hanno addirittura posticipato i termini di versamento, invece, come sempre ad Arpino l’approssimazione amministrativa e l’improvvisazione sta portando un indebito arricchimento da parte dell’Ente a discapito dei cittadini che sono vessati oltremodo, prima da una tassa iniqua decisa dallo Stato e poi da un’ulteriore decisione sbagliata dello stesso + 3% in più di tasse.

Alla luce di quanto detto invito e diffido il Sindaco a provvedere immediatamente ripristinando la legalità che lui stesso avrebbe dovuto garantire a monte, prevedendo anche il rimborso per chi già a pagato e tutte le verifiche presso gli uffici per garantire che non accadano più cose del genere.

Abbiamo anche chiesto una convocazione ad Hoc del Consiglio Comunale per dibattere la problematica.

Caro sindaco ma è possibile che quando si tratta di mettere le mani nelle tasche dei cittadini di Arpino non vi fate mai scrupoli oltre anche la legge?

Sono sempre più basito del modo di amministrare approssimativo e superficiale che ormai da tempo sta regolando la vita civica di Arpino e che addirittura genera, per il Comune, introiti non dovuti, questo è veramente il massimo